domenica 6 maggio 2018

BAGNARA CALABRA. Assessore Ruggiero: "Bando gravissimi, la burocrazia non ha gli stessi tempi degli ammalati"

BAGNARA CALABRA. «È passato più di un anno da quando le Asp provinciali hanno emesso il bando per i disabili gravissimi come dettato dalla delibera regionale n. 364/2017 con la quale si destinava il 40% dei fondi dell’Fna (Fondo non autosufficienza) ai malati gravissimi collegati alle macchine salvavita. Nonostante le famiglie si siano affrettate e prodigate a presentare le domande, il bando si è chiuso ma questi fondi non sono stati erogati. Non si capisce dove sia l’inghippo. I tempi della burocrazia non camminano al passo con i malati tanti dei quali nel frattempo sono deceduti in attesa di queste risorse vitali per i malati e per i familiari (cargiver) che se ne prendono cura».

L’assessore Silvana Ruggiero lancia un urlo di rabbia e riaccende i riflettori verso l’ennesima beffa a carico del mondo della disabilità.

«Un anno di silenzio, mesi di ritardo e tante vittime. È questo il triste bilancio che possono tracciare i familiari e i malati e disabili gravissimi perché, mentre il tempo scorre inesorabile e la vita scorre tra insormontabili difficoltà e sofferenze per queste persone, c’è chi invece di pensare alle loro necessità si trincera dietro sterili battaglie politiche e banchetti dove si delineano strategie per spartirsi il potere».

Con queste parole l’assessore Ruggiero chiede certezze su una realtà che, ancora oggi, non vede orizzonti di risoluzione.

«Ai familiari di malati e disabili gravissimi e agli amministratori comunali, chiamati a raccogliere giornalmente le istanze dei cittadini, poco importa dei giochi di potere, a noi importa quali sono le sorti della delibera di giunta regionale che organizzava la ripartizione del Fondo nazionale per la non autosufficienza voluta insieme al tavolo per le disabilità gravissime. Il mondo del sociale non è una partita a scala quaranta, non ha né fanti, né regine e né re ma soltanto tanta sofferenza e disperazione ma, evidentemente, la politica regionale è più impegnata e affannata a costruire il carrozzone in vista delle prossime elezioni, piuttosto che occuparsi di chi è in reale difficoltà».

Questo grido d’aiuto la Ruggiero lo lancia non solo come madre ma, soprattutto, come assessore che giornalmente riceve e raccoglie le istanze essendo i comuni gli enti più prossimi ai cittadini.

«L’indifferenza uccide e chi ha il dovere e le competenze per fare qualcosa se continua a tacere è complice. Stanno passando mesi e tante sono state le richieste e i solleciti eppure, ancora oggi, pur essendoci la disponibilità delle risorse finanziarie, si stanno lasciando le famiglie senza respiro. Da mamma prima e da assessore alle politiche sociali poi – ha dichiarato la Ruggiero -  mi chiedo cosa stia impedendo l’attuazione dell'erogazione dei fondi, quale sia l’ostacolo che non consente di portare avanti un atto dovuto e, forse, una delle poche azioni concrete a favore di chi vive la disabilità e la malattia. Non bastano forse i disagi che queste persone sono obbligate a vivere giornalmente? Non bastano le sofferenze che la vita li ha costretti a subire? Tocca a noi e voi amministratori cercare di dare sollievo e lenire, con tutti gli aiuti possibili queste pene e la regione deve metterci nelle condizioni di dare delle risposte».

Non basta, la Ruggiero chiede lumi sul bando emanato in prossimità dell’estate del 2017 e che si poteva attuare in due annualità a cui hanno partecipato molti comuni.

«Proprio a proposito di risposte da dare, mi chiedo che fine abbia fatto il bando "spiagge accessibili". Abbiamo la necessità di poter sfruttare tutti i fondi e le risorse che sono state messe a disposizione».

La richiesta, dunque, è chiara: «I fondi ci sono e vanno sbloccati al più presto per dare sollievo alle famiglie e ai malati gravissimi. Temporeggiare non è una soluzione più accettabile. – ha concluso l’assessore Ruggiero -  Questa è l’ennesima dimostrazione che se per la disabilità non esistono stagioni, per la politica, invece, esiste la stagione delle promesse, quella delle campagne elettorali, del “volemosebene” e quella del menefreghismo».

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