REGGIO CALABRIA. Nella mattinata odierna, a conclusione di complesse ed articolate indagini coordinate dalla Procura della Repubblica, settore ordinario, la Sezione contrasto al crimine diffuso della Squadra mobile reggina ha eseguito una ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, emessa dal Gip del locale Tribunale a carico di Vito Merigo, 28 anni.
Merigo è indagato per quattro rapine aggravate, di cui una tentata, commesse tra novembre e dicembre 2017 ai danni di alcuni esercizi commerciali del capoluogo reggino.
La prima risale al 9 novembre 2017 quando, assieme a un complice, si impossessava di 1.950 euro, minacciando con una pistola una dipendente dell’esercizio commerciale “Oro Più” di viale Aldo Moro.
La sera 2 dicembre, armato di pistola, perpetrava un’altra rapina presso il supermercato “Mda Office” di via Cairoli facendosi consegnare 250 euro. Poco dopo, prendeva di mira un compro oro di viale Calabria, anch’esso denominato “Oro Più”, dove si impossessava, con un complice, di ulteriori 2.000 euro.
L’11 dicembre successivo, sempre in orario serale, entrava da solo all’interno della gioielleria lo Scrigno di via Vollaro per commettere un’altra rapina, ma la reazione della titolare lo induceva ad allontanarsi dalla gioielleria.
In occasione delle tre rapine di novembre e dicembre 2017, utilizzava la medesima tecnica: si introduceva negli esercizi commerciali con il volto parzialmente travisato da un cappellino, si avvicinava alla postazione dei dipendenti lasciando all’ingresso un complice per verificare se arrivassero avventori o Forze dell’Ordine.
Impugnava quindi una pistola che aveva in una busta e la poggiava sul bancone facendosi consegnare, dietro minaccia, il denaro in cassa.
Le indagini sono state condotte dagli investigatori della Squadra mobile attraverso le audizioni delle vittime e la minuziosa analisi delle immagini riprese dagli impianti di video sorveglianza presenti nei luoghi in cui la rapine sono state commesse da Merigo, peraltro con l’aggravante di averle poste in essere in un periodo in cui si era sottratto volontariamente all’esecuzione di una pena detentiva.
Il predetto, infatti, era recluso nella Casa circondariale di Paola fino al 9 ottobre 2017, data in cui gli veniva concesso un permesso breve, di 5 giorni, da trascorrere presso una casa di accoglienza di quel centro ma, alla scadenza, non faceva rientro, rendendosi irreperibile. Aveva quindi raggiunto Reggio Calabria dove aveva programmato di compiere una serie di rapine, verosimilmente per finanziarsi la latitanza.
Vito Merigo annovera precedenti per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, sequestro di persona, rapina aggravata e maltrattamenti in famiglia e segnalazioni di polizia per reati contro il patrimonio.
L’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata eseguita dai poliziotti della Squadra mobile presso la Casa circondariale di Reggio Calabria dove Merigo è ristretto per altre cause.
Merigo è indagato per quattro rapine aggravate, di cui una tentata, commesse tra novembre e dicembre 2017 ai danni di alcuni esercizi commerciali del capoluogo reggino.
La prima risale al 9 novembre 2017 quando, assieme a un complice, si impossessava di 1.950 euro, minacciando con una pistola una dipendente dell’esercizio commerciale “Oro Più” di viale Aldo Moro.
La sera 2 dicembre, armato di pistola, perpetrava un’altra rapina presso il supermercato “Mda Office” di via Cairoli facendosi consegnare 250 euro. Poco dopo, prendeva di mira un compro oro di viale Calabria, anch’esso denominato “Oro Più”, dove si impossessava, con un complice, di ulteriori 2.000 euro.
L’11 dicembre successivo, sempre in orario serale, entrava da solo all’interno della gioielleria lo Scrigno di via Vollaro per commettere un’altra rapina, ma la reazione della titolare lo induceva ad allontanarsi dalla gioielleria.
In occasione delle tre rapine di novembre e dicembre 2017, utilizzava la medesima tecnica: si introduceva negli esercizi commerciali con il volto parzialmente travisato da un cappellino, si avvicinava alla postazione dei dipendenti lasciando all’ingresso un complice per verificare se arrivassero avventori o Forze dell’Ordine.
Impugnava quindi una pistola che aveva in una busta e la poggiava sul bancone facendosi consegnare, dietro minaccia, il denaro in cassa.
Le indagini sono state condotte dagli investigatori della Squadra mobile attraverso le audizioni delle vittime e la minuziosa analisi delle immagini riprese dagli impianti di video sorveglianza presenti nei luoghi in cui la rapine sono state commesse da Merigo, peraltro con l’aggravante di averle poste in essere in un periodo in cui si era sottratto volontariamente all’esecuzione di una pena detentiva.
Il predetto, infatti, era recluso nella Casa circondariale di Paola fino al 9 ottobre 2017, data in cui gli veniva concesso un permesso breve, di 5 giorni, da trascorrere presso una casa di accoglienza di quel centro ma, alla scadenza, non faceva rientro, rendendosi irreperibile. Aveva quindi raggiunto Reggio Calabria dove aveva programmato di compiere una serie di rapine, verosimilmente per finanziarsi la latitanza.
Vito Merigo annovera precedenti per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, sequestro di persona, rapina aggravata e maltrattamenti in famiglia e segnalazioni di polizia per reati contro il patrimonio.
L’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata eseguita dai poliziotti della Squadra mobile presso la Casa circondariale di Reggio Calabria dove Merigo è ristretto per altre cause.
Nessun commento:
Posta un commento