REGGIO CALABRIA. Si è svolta stamani nei pressi della foce del torrente Calopinace, proprio davanti lo specchio d’acqua dove, l’11 maggio 1918, si inabissò il piroscafo ‘Verona’ centrato da un siluro sganciato da un sommergibile tedesco.
Il tragico avvenimento causò la morte di 812 uomini, tra soldati e marinai.
La cerimonia commemorativa è stata curata dal Comune e dalla Lega navale italiana.
La manifestazione ha registrato gli interventi del sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà, del professore Alberto Cafarelli, presidente provinciale dell'Istituto del Nastro Azzurro decorati al Valor militare, il quale ha illustrato le varie azioni di guerra che videro teatro lo Stretto di Messina e il sacerdote don Umberto Lauro.
Il momento emozionante si è avuto quando, da una imbarcazione della Lega navale, l’assessore alla Polizia municipale Nino Zimbalatti ha calato in mare una corona d’alloro.
Il trombettiere della fanfara sezionale dei Bersaglieri ha intonato il silenzio al termine del quale, una motovedetta della Guardia costiera che incrociava a largo ha attivato i sistemi acustici.
Sono stati citati tutti i reggini che presero parte alle operazioni di soccorso in mare.
Alla commemorazione, inoltre, erano presenti alcune scolaresche, i rappresentanti della Direzione marittima, della Guardia di finanza, dei carabinieri e le associazioni d’Arma.
Il piroscafo ‘Verona’, partito da Messina, trasportava 3.000 soldati in Libia. Alle ore 12 il piroscafo venne silurato da un sommergibile tedesco.
Nel giro di un'ora affondò causando la morte di 812 persone.
Le vittime sarebbero state in numero ben maggiore se non ci fosse stato il pronto intervento delle navi di scorta e di un manipolo di eroici pescatori reggini che si adoperarono per soccorrere quanti più naufraghi possibili.
Il tragico avvenimento causò la morte di 812 uomini, tra soldati e marinai.
La cerimonia commemorativa è stata curata dal Comune e dalla Lega navale italiana.
La manifestazione ha registrato gli interventi del sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà, del professore Alberto Cafarelli, presidente provinciale dell'Istituto del Nastro Azzurro decorati al Valor militare, il quale ha illustrato le varie azioni di guerra che videro teatro lo Stretto di Messina e il sacerdote don Umberto Lauro.
Il momento emozionante si è avuto quando, da una imbarcazione della Lega navale, l’assessore alla Polizia municipale Nino Zimbalatti ha calato in mare una corona d’alloro.
Il trombettiere della fanfara sezionale dei Bersaglieri ha intonato il silenzio al termine del quale, una motovedetta della Guardia costiera che incrociava a largo ha attivato i sistemi acustici.
Sono stati citati tutti i reggini che presero parte alle operazioni di soccorso in mare.
Alla commemorazione, inoltre, erano presenti alcune scolaresche, i rappresentanti della Direzione marittima, della Guardia di finanza, dei carabinieri e le associazioni d’Arma.
Il piroscafo ‘Verona’, partito da Messina, trasportava 3.000 soldati in Libia. Alle ore 12 il piroscafo venne silurato da un sommergibile tedesco.
Nel giro di un'ora affondò causando la morte di 812 persone.
Le vittime sarebbero state in numero ben maggiore se non ci fosse stato il pronto intervento delle navi di scorta e di un manipolo di eroici pescatori reggini che si adoperarono per soccorrere quanti più naufraghi possibili.
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