VILLA SAN GIOVANNI. Non esiste alcuna strategia, come divulgato dal fantomatico responsabile dell’Idv, rispetto alle sorti della sede della Polizia Stradale.
Sono state elencate una serie di falsità e inesattezze volte a manipolare l’opinione pubblica. È corretto, dunque, spiegare i reali fatti perché i cittadini villesi meritano di sapere la verità e di capire chi sono gli elementi, pochi fortunatamente, che continuano a strumentalizzare i fatti per screditare il lavoro di quest’amministrazione.
Andiamo ai fatti: nel corso del commissariamento del dottor Gerardo Iorio, nel 2017, è stata presentata per la prima volta la problematica. A fronte di un’espressa richiesta della Polstrada non era stato possibile individuare immobili idonei al trasferimento nel territorio villese.
A tal proposito, era stato convocato un tavolo in Prefettura, al quale ha partecipato il segretario comunale Francesco Gangemi e la sub-commissaria Antonina Surace.
Le riunioni di tale tavolo, presiedute dal vice prefetto Gullì, proseguivano nel corso dell’attuale amministrazione nei mesi di luglio e settembre.
In queste nuove sedute, dove ha partecipato l’assessore Domenico D’Agostino delegato dalla sindaca ff Maria Grazia Richichi, nonostante la massima disponibilità dimostrata dal Comune per l’allocazione di tutte le Forze dell’Ordine (Carabinieri, Vigili del Fuoco, Polizia Stradale) in proprietà comunali o beni confiscati assegnati (immobili e terreni), a fronte della massima apertura dimostrata il tavolo tecnico dichiarava espressamente che l’allocazione della Polstrada era già stata prevista per esigenze di risparmio, presso la sede provinciale presente allo svincolo di Reggio Calabria.
In pratica, secondo quanto espresso dal tavolo, risulta antieconomico il pagamento di un ulteriore fitto a Villa San Giovanni considerando che le esigenze di operatività e logistica sono ampiamente soddisfatte dalla sede reggina, sante il breve tratto autostradale da percorrere.
La mozione sul cosiddetto “Polmone di stoccaggio” risultava e risulta totalmente inutile poiché la necessità di risolvere il problema era imminente (nel 2017) e per la realizzazione della sede della Polstrada all’interno grande opera ci sarebbe voluto molto di più.
Una volta presa coscienza dei fatti, è chiaro che le dichiarazioni del rappresentante di Idv risultano quanto mai faziose e tendenziose perché volte a divulgare un messaggio distorto in merito alla realtà.
È chiaro che l’amministrazione ha a cuore questa problematica e qualora, viste le imminenti assegnazioni di ulteriori beni confiscati, ci fossero degli immobili che, dopo l’interlocuzione con la Polizia, risultassero idonei, è ben disposta a trovare una soluzione che scongiuri il trasferimento.
«L’amministrazione che sto guidando ha da sempre apprezzato e ringraziato le forze dell’ordine per la loro presenza e l’impegno sul territorio. – ha dichiarato il sindaco ff Maria Grazia Richichi - Nel ruolo che ricopro mi onoro di lavorare in sinergia e a stretto contatto con tutte le forze dell’ordine e stiamo mettendo in campo tutte le strategie per attuare un controllo ancora più accurato sul territorio nonché il potenziamento dei presidi di videosorveglianza già presenti e implementando la copertura del servizio. A tal proposito, il Comune di Villa ha già deliberato, questa settimana, l’adesione al progetto “Patti per la Sicurezza” che mi vedrà firmare nei prossimi giorni un protocollo di legalità con il Prefetto di Reggio Calabria».
È necessario, inoltre, chiarire per l’ennesima volta e ci auguriamo per l’ultima, che dopo l’incontro della delegazione romana, composta dalla stessa Maria Grazia Richichi, da Massimo Morgante e da Domenico D’Agostino, grazie anche all’interessamento del senatore Marco Siclari, sono stati stanziati i fondi residui del decreto emergenza accreditati nelle casse comunali fin dal mese di settembre, pari a quasi 12 milioni di euro, finalizzati al completamento del molo di sottoflutto e alla realizzazione del polmone di stoccaggio.
Appare, quindi, evidente come questo sia stato il passaggio essenziale per la proroga dei fondi oltre al proficuo lavoro del commissario Saladino che lo ha materialmente ottenuto.
Il merito della proroga non può essere ascritto a nessun’altro.
«L’amministrazione che sto guidando – ha concluso la Richichi - è in continuo contatto con Anas e l’ufficio tecnico comunale, che dovrà curare la progettazione e la realizzazione del polmone stoccaggio e a breve daremo concretezza dei nuovi passi avanti fatti e del lavoro svolto in questi mesi. Riempirsi la bocca di legalità non basta, servono i fatti e noi anziché parlare abbiamo preferito e continuiamo ad agire nel rispetto delle regole e in sinergia con le istituzioni».
Sono state elencate una serie di falsità e inesattezze volte a manipolare l’opinione pubblica. È corretto, dunque, spiegare i reali fatti perché i cittadini villesi meritano di sapere la verità e di capire chi sono gli elementi, pochi fortunatamente, che continuano a strumentalizzare i fatti per screditare il lavoro di quest’amministrazione.
Andiamo ai fatti: nel corso del commissariamento del dottor Gerardo Iorio, nel 2017, è stata presentata per la prima volta la problematica. A fronte di un’espressa richiesta della Polstrada non era stato possibile individuare immobili idonei al trasferimento nel territorio villese.
A tal proposito, era stato convocato un tavolo in Prefettura, al quale ha partecipato il segretario comunale Francesco Gangemi e la sub-commissaria Antonina Surace.
Le riunioni di tale tavolo, presiedute dal vice prefetto Gullì, proseguivano nel corso dell’attuale amministrazione nei mesi di luglio e settembre.
In queste nuove sedute, dove ha partecipato l’assessore Domenico D’Agostino delegato dalla sindaca ff Maria Grazia Richichi, nonostante la massima disponibilità dimostrata dal Comune per l’allocazione di tutte le Forze dell’Ordine (Carabinieri, Vigili del Fuoco, Polizia Stradale) in proprietà comunali o beni confiscati assegnati (immobili e terreni), a fronte della massima apertura dimostrata il tavolo tecnico dichiarava espressamente che l’allocazione della Polstrada era già stata prevista per esigenze di risparmio, presso la sede provinciale presente allo svincolo di Reggio Calabria.
In pratica, secondo quanto espresso dal tavolo, risulta antieconomico il pagamento di un ulteriore fitto a Villa San Giovanni considerando che le esigenze di operatività e logistica sono ampiamente soddisfatte dalla sede reggina, sante il breve tratto autostradale da percorrere.
La mozione sul cosiddetto “Polmone di stoccaggio” risultava e risulta totalmente inutile poiché la necessità di risolvere il problema era imminente (nel 2017) e per la realizzazione della sede della Polstrada all’interno grande opera ci sarebbe voluto molto di più.
Una volta presa coscienza dei fatti, è chiaro che le dichiarazioni del rappresentante di Idv risultano quanto mai faziose e tendenziose perché volte a divulgare un messaggio distorto in merito alla realtà.
È chiaro che l’amministrazione ha a cuore questa problematica e qualora, viste le imminenti assegnazioni di ulteriori beni confiscati, ci fossero degli immobili che, dopo l’interlocuzione con la Polizia, risultassero idonei, è ben disposta a trovare una soluzione che scongiuri il trasferimento.
«L’amministrazione che sto guidando ha da sempre apprezzato e ringraziato le forze dell’ordine per la loro presenza e l’impegno sul territorio. – ha dichiarato il sindaco ff Maria Grazia Richichi - Nel ruolo che ricopro mi onoro di lavorare in sinergia e a stretto contatto con tutte le forze dell’ordine e stiamo mettendo in campo tutte le strategie per attuare un controllo ancora più accurato sul territorio nonché il potenziamento dei presidi di videosorveglianza già presenti e implementando la copertura del servizio. A tal proposito, il Comune di Villa ha già deliberato, questa settimana, l’adesione al progetto “Patti per la Sicurezza” che mi vedrà firmare nei prossimi giorni un protocollo di legalità con il Prefetto di Reggio Calabria».
È necessario, inoltre, chiarire per l’ennesima volta e ci auguriamo per l’ultima, che dopo l’incontro della delegazione romana, composta dalla stessa Maria Grazia Richichi, da Massimo Morgante e da Domenico D’Agostino, grazie anche all’interessamento del senatore Marco Siclari, sono stati stanziati i fondi residui del decreto emergenza accreditati nelle casse comunali fin dal mese di settembre, pari a quasi 12 milioni di euro, finalizzati al completamento del molo di sottoflutto e alla realizzazione del polmone di stoccaggio.
Appare, quindi, evidente come questo sia stato il passaggio essenziale per la proroga dei fondi oltre al proficuo lavoro del commissario Saladino che lo ha materialmente ottenuto.
Il merito della proroga non può essere ascritto a nessun’altro.
«L’amministrazione che sto guidando – ha concluso la Richichi - è in continuo contatto con Anas e l’ufficio tecnico comunale, che dovrà curare la progettazione e la realizzazione del polmone stoccaggio e a breve daremo concretezza dei nuovi passi avanti fatti e del lavoro svolto in questi mesi. Riempirsi la bocca di legalità non basta, servono i fatti e noi anziché parlare abbiamo preferito e continuiamo ad agire nel rispetto delle regole e in sinergia con le istituzioni».
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