VILLA SAN GIOVANNI. L’Asd Polizia di Stato Tennis Reggio, riconosciuta dal Ministero dell’Interno, patrocinata dalla Regione Calabria e dalla Città Metropolitana, iscritta al Coni, nasce nel 2013 per volere del fondatore e presidente Giovanni Colosimo, con la collaborazione di appassionati del Tennis allo scopo di perfezionare e far avvicinare giovani e meno giovani alla disciplina, ma con il progetto ben più ambizioso di creare aggregazione sociale tramite la completezza dell’ampio oggetto sociale.
Traguardo che veniva soddisfatto per quattro lunghi anni (2013/17) grazie solamente alla disponibilità della Dirigente scolastica dell’Istituto Giovanni XXIII, la quale credendo nella progettualità della Asd, concedeva l’impianto ubicato nell’Istituto stesso, permettendo così di accogliere dei corsi di Tennis per giovani ed anziani e sviluppare attività con l’Istituto stesso, vista la totale mancanza di attenzione di diverse Amministrazioni comunali.
La struttura, poiché comprendeva pure una piccola palestra, nelle ore pomeridiane poteva accogliere il corso denominato “Over50… passi” che inizialmente serviva come percorso da destinare all’attività fisico-motoria degli anziani ma con l’intento preminente, poi realizzato, di trasformarlo in momenti di accoglienza e aggregazione con attività sociali di ogni genere, comprese quelle benefiche.
Negli anni a seguire difatti erano molte le iniziative intraprese grazie pure al contributo degli anziani, quali: Feste a tema; Raccolta di beni di prima necessità donati alla chiesa di Cannitello per la distribuzione a famiglie disagiate della città; Flash-Mob contro la violenza sulle donne e la sensibilizzazione della campagna a favore dei disabili; “Una goccia nel deserto” raccolta di medicinali e generi di primo soccorso inviati ad una associazione che opera nei villaggi berberi della Tunisia; Corsi gratuiti di auto-difesa, per la terza età; Gite sociali e culturali; Attività culturali con visite guidate in siti archeologici o Musei; Presentazione del libro “A Ndrangheta”; collaborazione con la Direzione della Casa Circondariale di Reggio Calabria sezione femminile.
Molte pure le iniziative con l’Istituto Comprensivo Giovanni XXIII, attraverso una convenzione con il medesimo Istituto che, per diversi anni, permetteva di realizzare iniziative con la scuola, tra le quali: visita di istruttori-piloti del V Reparto Volo della Polizia di Stato; visita della nazionale giovanile di Tennis dell’Ungheria; festa Internazionale dei Nonni, che portava sui banchi di scuola gli anziani per raccontare la loro scuola; Attività culturali legate al territorio e alla tutela della Legalità, attività sportive gratuite in ambito scolastico.
Non è tanto quello che si è fatto, che ci preme sottolineare, ma quanto quello che non ci è stato permesso di fare per la mancata assegnazione di uno spazio cittadino da parte dell’Amministrazione comunale. Finanche nel periodo in cui a Villa vi era una “confusa” gestione del comparto sportivo, il nostro progetto “forse ambizioso”, di corsi gratuiti per gli alunni della scuola, vantaggi all'intera comunità con attività sociali, rimaneva sulla scrivania di svariati sindaci susseguitisi in città. Come se non bastasse, si doveva pure registrare l’interruzione delle attività, per dei lavori sul campetto e palestra della scuola, ed a tutt’oggi, si attende ancora di sapere se verrà concesso nuovamente o meno l’impianto.
“Verba volant…” ma per fortuna gli scritti rimangono, ed al Comune di Villa ogni anno si documentava quanto svolgevamo in termini di attività sportiva e sociale.
Oggi ci chiediamo a cosa di preciso servissero le attività al Comune, ma pure cosa di preciso venisse documentato da alcune associazioni sportive, in termini di sport e socialità in favore della comunità che, al contrario della nostra, potevano permettersi pure a contratto scaduto e con situazioni debitorie, l’uso esclusivo e continuato delle strutture comunali che, solo grazie all’intervento del Commissario prefettizio, attraverso delle ordinanze di sgombero e restituzione degli impianti da parte delle associazioni sportive che le detenevano, dovrebbero essere ritornate (?) nel pieno possesso del Comune. Resta comunque da dire che le istanze della Asd Polizia, che tendevano ottenere degli spazi comunali per delle attività sociali, rimangono a tutt’oggi nel dimenticatoio, motivo per il quale si è stati obbligati a chiudere i battenti in tutti i settori.
Ma come nelle più coinvolgenti telenovela, si dovevano pure registrare le improvvise dimissioni, in quel momento indecifrabili, della responsabile del corso di balli per anziani. In successione si apprendevano finanche svariati episodi e stratagemmi fino a dover affrontare parimenti delle azioni denigratorie, tanto da dover tuonare che dietro vi fosse una regia occulta che voleva far chiudere i battenti alla Asd Polizia.
A conclusione di tutto, l’attività del corso di balli per anziani della Asd che era stato interrotto per molteplici cause, diventava oggetto di un’altra Asd, che da subito suscitava l’entusiastico appoggio di taluni, tanto da venire a conoscenza che finanche la palestra dell’Istituto Giovanni XXIII, in concessione annuale in virtù di una convenzione che prevedeva programmi a favore della scuola e della terza età, veniva accordata con Nulla Osta a quella Asd, malgrado questa non risultasse nemmeno iscritta all’Albo comunale o avesse sede in città.
La richiesta veniva motivata per l’attuazione di un corso di balli per anziani, con finalità ben diverse da quelle della nostra associazione, però con la prerogativa di sostituire l’iniziativa della Asd Polizia e confezionare, molto probabilmente, un supporto a chi ritiene la nostra attività, con nome “altosonante”, scomoda.
L’operato in favore della comunità da parte dell’Asd Polizia di Stato Tennis, avrebbe dovuto suscitare plausi e sostegno da parte dell’intera comunità, per gli obiettivi che stava compiendo e si prefiggeva, doveva essere un motivo di vanto per la città, poiché unica Asd Polizia in tutta Italia, riconosciuta dal Ministero dell’Interno, ma ben poco di questo si è ottenuto (l’opinione a chi intende meditarci).
Amiamo riflettere molto sulle cose, ed oggi possiamo affermare che sia l’Asd che la città di Villa San Giovanni hanno perso due occasioni: la prima per l’ostacolo, indifferenza e arroganza delle amministrazioni locali; la seconda per non aver potuto scardinare degli schemi di iniquità che da lungo tempo caratterizzano la concessione degli impianti sportivi. Non ci resta che complimentarsi per l’operato di altre associazioni sportive e all’insindacabile apporto dato dall’Amministrazione ma un plauso particolare va a chi può vantare di avere avuto il sostegno negli anni precedenti ed oggi, per mutato contesto, reclami considerazione.
Con scarsa meraviglia e sempre meno rammarico abbiamo dovuto prendere atto dell’assenza dell’Amministrazione comunale, riteniamo obiettivamente che impegni più gravosi, seppure comprensibili, non giustifichino l’atteggiamento di indifferenza e trascuratezza che traspare nell’assordante e reiterato silenzio del Comune, in 5 lunghi anni siamo andati avanti con le proprie forze, fermi nelle proprie ideologie, lo si continuerà a fare, quanto meno sino a quando si avrà la percezione di poter contare sul sostegno di chi crede nel nostro oggetto sociale.
Traguardo che veniva soddisfatto per quattro lunghi anni (2013/17) grazie solamente alla disponibilità della Dirigente scolastica dell’Istituto Giovanni XXIII, la quale credendo nella progettualità della Asd, concedeva l’impianto ubicato nell’Istituto stesso, permettendo così di accogliere dei corsi di Tennis per giovani ed anziani e sviluppare attività con l’Istituto stesso, vista la totale mancanza di attenzione di diverse Amministrazioni comunali.
La struttura, poiché comprendeva pure una piccola palestra, nelle ore pomeridiane poteva accogliere il corso denominato “Over50… passi” che inizialmente serviva come percorso da destinare all’attività fisico-motoria degli anziani ma con l’intento preminente, poi realizzato, di trasformarlo in momenti di accoglienza e aggregazione con attività sociali di ogni genere, comprese quelle benefiche.
Negli anni a seguire difatti erano molte le iniziative intraprese grazie pure al contributo degli anziani, quali: Feste a tema; Raccolta di beni di prima necessità donati alla chiesa di Cannitello per la distribuzione a famiglie disagiate della città; Flash-Mob contro la violenza sulle donne e la sensibilizzazione della campagna a favore dei disabili; “Una goccia nel deserto” raccolta di medicinali e generi di primo soccorso inviati ad una associazione che opera nei villaggi berberi della Tunisia; Corsi gratuiti di auto-difesa, per la terza età; Gite sociali e culturali; Attività culturali con visite guidate in siti archeologici o Musei; Presentazione del libro “A Ndrangheta”; collaborazione con la Direzione della Casa Circondariale di Reggio Calabria sezione femminile.
Molte pure le iniziative con l’Istituto Comprensivo Giovanni XXIII, attraverso una convenzione con il medesimo Istituto che, per diversi anni, permetteva di realizzare iniziative con la scuola, tra le quali: visita di istruttori-piloti del V Reparto Volo della Polizia di Stato; visita della nazionale giovanile di Tennis dell’Ungheria; festa Internazionale dei Nonni, che portava sui banchi di scuola gli anziani per raccontare la loro scuola; Attività culturali legate al territorio e alla tutela della Legalità, attività sportive gratuite in ambito scolastico.
Non è tanto quello che si è fatto, che ci preme sottolineare, ma quanto quello che non ci è stato permesso di fare per la mancata assegnazione di uno spazio cittadino da parte dell’Amministrazione comunale. Finanche nel periodo in cui a Villa vi era una “confusa” gestione del comparto sportivo, il nostro progetto “forse ambizioso”, di corsi gratuiti per gli alunni della scuola, vantaggi all'intera comunità con attività sociali, rimaneva sulla scrivania di svariati sindaci susseguitisi in città. Come se non bastasse, si doveva pure registrare l’interruzione delle attività, per dei lavori sul campetto e palestra della scuola, ed a tutt’oggi, si attende ancora di sapere se verrà concesso nuovamente o meno l’impianto.
“Verba volant…” ma per fortuna gli scritti rimangono, ed al Comune di Villa ogni anno si documentava quanto svolgevamo in termini di attività sportiva e sociale.
Oggi ci chiediamo a cosa di preciso servissero le attività al Comune, ma pure cosa di preciso venisse documentato da alcune associazioni sportive, in termini di sport e socialità in favore della comunità che, al contrario della nostra, potevano permettersi pure a contratto scaduto e con situazioni debitorie, l’uso esclusivo e continuato delle strutture comunali che, solo grazie all’intervento del Commissario prefettizio, attraverso delle ordinanze di sgombero e restituzione degli impianti da parte delle associazioni sportive che le detenevano, dovrebbero essere ritornate (?) nel pieno possesso del Comune. Resta comunque da dire che le istanze della Asd Polizia, che tendevano ottenere degli spazi comunali per delle attività sociali, rimangono a tutt’oggi nel dimenticatoio, motivo per il quale si è stati obbligati a chiudere i battenti in tutti i settori.
Ma come nelle più coinvolgenti telenovela, si dovevano pure registrare le improvvise dimissioni, in quel momento indecifrabili, della responsabile del corso di balli per anziani. In successione si apprendevano finanche svariati episodi e stratagemmi fino a dover affrontare parimenti delle azioni denigratorie, tanto da dover tuonare che dietro vi fosse una regia occulta che voleva far chiudere i battenti alla Asd Polizia.
A conclusione di tutto, l’attività del corso di balli per anziani della Asd che era stato interrotto per molteplici cause, diventava oggetto di un’altra Asd, che da subito suscitava l’entusiastico appoggio di taluni, tanto da venire a conoscenza che finanche la palestra dell’Istituto Giovanni XXIII, in concessione annuale in virtù di una convenzione che prevedeva programmi a favore della scuola e della terza età, veniva accordata con Nulla Osta a quella Asd, malgrado questa non risultasse nemmeno iscritta all’Albo comunale o avesse sede in città.
La richiesta veniva motivata per l’attuazione di un corso di balli per anziani, con finalità ben diverse da quelle della nostra associazione, però con la prerogativa di sostituire l’iniziativa della Asd Polizia e confezionare, molto probabilmente, un supporto a chi ritiene la nostra attività, con nome “altosonante”, scomoda.
L’operato in favore della comunità da parte dell’Asd Polizia di Stato Tennis, avrebbe dovuto suscitare plausi e sostegno da parte dell’intera comunità, per gli obiettivi che stava compiendo e si prefiggeva, doveva essere un motivo di vanto per la città, poiché unica Asd Polizia in tutta Italia, riconosciuta dal Ministero dell’Interno, ma ben poco di questo si è ottenuto (l’opinione a chi intende meditarci).
Amiamo riflettere molto sulle cose, ed oggi possiamo affermare che sia l’Asd che la città di Villa San Giovanni hanno perso due occasioni: la prima per l’ostacolo, indifferenza e arroganza delle amministrazioni locali; la seconda per non aver potuto scardinare degli schemi di iniquità che da lungo tempo caratterizzano la concessione degli impianti sportivi. Non ci resta che complimentarsi per l’operato di altre associazioni sportive e all’insindacabile apporto dato dall’Amministrazione ma un plauso particolare va a chi può vantare di avere avuto il sostegno negli anni precedenti ed oggi, per mutato contesto, reclami considerazione.
Con scarsa meraviglia e sempre meno rammarico abbiamo dovuto prendere atto dell’assenza dell’Amministrazione comunale, riteniamo obiettivamente che impegni più gravosi, seppure comprensibili, non giustifichino l’atteggiamento di indifferenza e trascuratezza che traspare nell’assordante e reiterato silenzio del Comune, in 5 lunghi anni siamo andati avanti con le proprie forze, fermi nelle proprie ideologie, lo si continuerà a fare, quanto meno sino a quando si avrà la percezione di poter contare sul sostegno di chi crede nel nostro oggetto sociale.
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