LUZZI (CS). Prelevavano furtivamente dall’alveo del fiume Crati del materiale inerte.
Quattro persone sono state tratte in arresto dai militari della Stazione Carabinieri Forestale di Montalto durante una attività di controllo in località “Risicoli”.
I militari durante un servizio effettuato alle prime luci dell’alba hanno notato lungo l’argine sinistro del fiume Crati un uomo che manovrava una macchina operatrice prelevando materiale all’interno dell’alveo. Tale materiale veniva caricato su tre autocarri i quali, una volta a pieno carico, si dirigevano all’interno di un cantiere di una ditta del luogo per scaricarlo.
Una volta cristallizzato il reato attraverso un monitoraggio video fotografico, i militari coadiuvati dai colleghi di San Pietro in Guarano si sono recati nel vicino cantiere dove è stato rinvenuto il materiale, da poco prelevato, oltre ad altro materiale inerte depositato in un secondo piazzale, ancora bagnato, i cui accertamenti hanno confermato essere stato prelevato nello stesso punto. Materiale che ammonta ad oltre 500 metri cubi.
Inoltre durante il controllo, i militari hanno ripercorso il tratto che collega il cantiere al luogo del furto, intercettando un altro veicolo carico di materiale appena prelevato con a bordo un uomo il quale, alla vista dei militari scendeva celermente dall’autocarro dandosi immediatamente alla fuga in direzione dell’alveo per poi rientrare in cantiere.
Nonostante il tentativo di fuga l’uomo in seguito è stato identificato con gli altri due autisti dei mezzi e l’operatore della macchina operatrice. Tutti i mezzi sono stati posti sotto sequestro.
Le quattro persone ( O. P ., 51 anni, M. K., 49 anni, P. P., 54 anni e E. A.,72 anni) sono state tratte in arresto per i reati di furto aggravato continuato di materiale inerte estratto abusivamente dall’alveo del fiume Crati, deviazione di acque pubbliche con modifica sostanziale dello stato dei luoghi effettuata senza autorizzazione e distruzione e deturpamento di bellezze naturali.
Il magistrato di turno ha disposto gli arresti domiciliari per tutti e quattro, ai quali processati per direttissima, dopo la convalida della misura cautelare, è stato imposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria fino al processo.
Quattro persone sono state tratte in arresto dai militari della Stazione Carabinieri Forestale di Montalto durante una attività di controllo in località “Risicoli”.
I militari durante un servizio effettuato alle prime luci dell’alba hanno notato lungo l’argine sinistro del fiume Crati un uomo che manovrava una macchina operatrice prelevando materiale all’interno dell’alveo. Tale materiale veniva caricato su tre autocarri i quali, una volta a pieno carico, si dirigevano all’interno di un cantiere di una ditta del luogo per scaricarlo.
Una volta cristallizzato il reato attraverso un monitoraggio video fotografico, i militari coadiuvati dai colleghi di San Pietro in Guarano si sono recati nel vicino cantiere dove è stato rinvenuto il materiale, da poco prelevato, oltre ad altro materiale inerte depositato in un secondo piazzale, ancora bagnato, i cui accertamenti hanno confermato essere stato prelevato nello stesso punto. Materiale che ammonta ad oltre 500 metri cubi.
Inoltre durante il controllo, i militari hanno ripercorso il tratto che collega il cantiere al luogo del furto, intercettando un altro veicolo carico di materiale appena prelevato con a bordo un uomo il quale, alla vista dei militari scendeva celermente dall’autocarro dandosi immediatamente alla fuga in direzione dell’alveo per poi rientrare in cantiere.
Nonostante il tentativo di fuga l’uomo in seguito è stato identificato con gli altri due autisti dei mezzi e l’operatore della macchina operatrice. Tutti i mezzi sono stati posti sotto sequestro.
Le quattro persone ( O. P ., 51 anni, M. K., 49 anni, P. P., 54 anni e E. A.,72 anni) sono state tratte in arresto per i reati di furto aggravato continuato di materiale inerte estratto abusivamente dall’alveo del fiume Crati, deviazione di acque pubbliche con modifica sostanziale dello stato dei luoghi effettuata senza autorizzazione e distruzione e deturpamento di bellezze naturali.
Il magistrato di turno ha disposto gli arresti domiciliari per tutti e quattro, ai quali processati per direttissima, dopo la convalida della misura cautelare, è stato imposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria fino al processo.
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