REGGIO CALABRIA. Quale delegato alle Iniziative politiche del Coordinamento regionale di Forza Italia, resto basito dal comportamento puerile della coordinatrice regionale onorevole Jole Santelli riguardo l’attribuzione dei seggi alla Camera dei Deputati in Calabria.
In primo luogo, vorrei ricordare che se vi fossero stati candidati del territorio, saremmo oggi a valutare una grande vittoria, invece troviamo motivazioni inesistenti per litigare con i partiti alleati, quelli che ci hanno consentito di vincere i due seggi all’uninominale, perché senza di loro non avremmo avuto alcun rappresentante. Infatti Forza Italia è un partito diverso da quello voluto dal Presidente Berlusconi, un partito senza ramificazione territoriale, commissariato e distrutto da tanti, troppi irresponsabili tornacontisti.
Se davvero la Santelli ci tiene a Maria Tripodi, almeno quanto me che la ho sostenuta nelle campagne elettorali con i voti, si metta da parte, si dimetta, dopo le quattro legislature dove è stata eletta senza un voto, lontana dal suo collegio, persino col Porcellum, per consentire la meritata elezione della nostra Maria. Il presidente Berlusconi apprezzerebbe molto sia il gesto, sia il rinnovamento, ne sono sicuro anche dalle dichiarazioni della stessa Tripodi. La Santelli sarebbe sicuramente recuperata come Ministro del futuro governo vista la sua preparazione e la sua lunghissima esperienza anche come vice sindaco di Cosenza.
Non si può attaccare l’onorevole Ferro e Orsomaro per aver preso i voti, o Giorgia Meloni per aver fatto delle liste competitive, o Matteo Salvini per aver superato Forza Italia. Persino Renzi i è dimesso, l’unica a resistere è la Santelli, in troppi sono andati via dal partito, perché non sopportano più angherie e sconfitte dovute solo alla sua incapacità politica. Non è stato convocato un direttivo regionale, neanche dopo le elezioni, per la paura di affrontare i dirigenti di partito delusi. Qualche deputato non ha nemmeno la tessera del partito e parla già da leader, ma non ha capito che così Forza Italia sta morendo.
Come può parlare un avvocato di ricorso alla Procura per il conteggio delle schede effettuato dalla Corte d’Appello che è garante della legalità? Follia pura e semplice. Cara Maria Tripodi, giovane amica e militante del mio partito, fossi io al posto della Santelli il tuo impegno e i tuoi sogni sarebbero realizzati, non attendere promesse vane. Dopo oltre venti anni a partecipare a convegni come deputata, senza l’ombra di una proposta di legge e di un intervento per la Calabria, sarebbe finalmente ora che la deputata lasciasse il campo a chi ha più diritto di lei perché scelta dai cittadini.
Sul danno di aver sbagliato le liste, la beffa di aver preso il posto a Maria Tripodi e di aver perso un senatore malgrado il grande impegno su Marco Siclari. Ci fossero stati altri candidati, dal Capogruppo regionale Nicolò, al senatore Bilardi, da Nino Foti a chiunque altro rappresentante reggino avremmo scritto una bella pagina di storia politica, invece solo sterili e stupide polemiche tra noi e ora anche con gli alleati.
In primo luogo, vorrei ricordare che se vi fossero stati candidati del territorio, saremmo oggi a valutare una grande vittoria, invece troviamo motivazioni inesistenti per litigare con i partiti alleati, quelli che ci hanno consentito di vincere i due seggi all’uninominale, perché senza di loro non avremmo avuto alcun rappresentante. Infatti Forza Italia è un partito diverso da quello voluto dal Presidente Berlusconi, un partito senza ramificazione territoriale, commissariato e distrutto da tanti, troppi irresponsabili tornacontisti.
Se davvero la Santelli ci tiene a Maria Tripodi, almeno quanto me che la ho sostenuta nelle campagne elettorali con i voti, si metta da parte, si dimetta, dopo le quattro legislature dove è stata eletta senza un voto, lontana dal suo collegio, persino col Porcellum, per consentire la meritata elezione della nostra Maria. Il presidente Berlusconi apprezzerebbe molto sia il gesto, sia il rinnovamento, ne sono sicuro anche dalle dichiarazioni della stessa Tripodi. La Santelli sarebbe sicuramente recuperata come Ministro del futuro governo vista la sua preparazione e la sua lunghissima esperienza anche come vice sindaco di Cosenza.
Non si può attaccare l’onorevole Ferro e Orsomaro per aver preso i voti, o Giorgia Meloni per aver fatto delle liste competitive, o Matteo Salvini per aver superato Forza Italia. Persino Renzi i è dimesso, l’unica a resistere è la Santelli, in troppi sono andati via dal partito, perché non sopportano più angherie e sconfitte dovute solo alla sua incapacità politica. Non è stato convocato un direttivo regionale, neanche dopo le elezioni, per la paura di affrontare i dirigenti di partito delusi. Qualche deputato non ha nemmeno la tessera del partito e parla già da leader, ma non ha capito che così Forza Italia sta morendo.
Come può parlare un avvocato di ricorso alla Procura per il conteggio delle schede effettuato dalla Corte d’Appello che è garante della legalità? Follia pura e semplice. Cara Maria Tripodi, giovane amica e militante del mio partito, fossi io al posto della Santelli il tuo impegno e i tuoi sogni sarebbero realizzati, non attendere promesse vane. Dopo oltre venti anni a partecipare a convegni come deputata, senza l’ombra di una proposta di legge e di un intervento per la Calabria, sarebbe finalmente ora che la deputata lasciasse il campo a chi ha più diritto di lei perché scelta dai cittadini.
Sul danno di aver sbagliato le liste, la beffa di aver preso il posto a Maria Tripodi e di aver perso un senatore malgrado il grande impegno su Marco Siclari. Ci fossero stati altri candidati, dal Capogruppo regionale Nicolò, al senatore Bilardi, da Nino Foti a chiunque altro rappresentante reggino avremmo scritto una bella pagina di storia politica, invece solo sterili e stupide polemiche tra noi e ora anche con gli alleati.
Antonio Eroi
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