mercoledì 21 marzo 2018

REGGIO CALABRIA. Rosi Perrone (Cisl): 'Adesso più che mai è necessario pensare solo agli interessi della città'

REGGIO CALABRIA. “Non è più accettabile il clima di violenza che sempre più si respira in città. Gli accadimenti degli ultimi giorni, l'incendio dell'ex emeroteca comunale e l'aggressione a tre agenti della Polizia di Stato, fanno vivere alla città il ricordo degli anni bui, quando la gente aveva paura di stare la sera per strada.

L’incendio, in pieno giorno, dell’ex emeroteca comunale di Reggio Calabria, tra l'altro non il primo, è di una gravità inaudita – afferma Rosi Perrone, segretaria generale Ust Cisl Reggio Calabria– perché non solo colpisce la città tutta ma soprattutto coloro che dovremmo ancora di più tutelare e proteggere. L’ex emeroteca infatti secondo quanto disposto dall’amministrazione comunale reggina, è stata destinata a un’associazione umanitaria che opera con e per le persone down.

Condanniamo con forza quanto accaduto e siamo vicini agli agenti di polizia, aggrediti dai familiari degli arrestati, all'uscita della Questura mentre stavano effettuando gli accompagnamenti presso la Casa circondariale. Bene ha fatto il questore Raffaele Grassi ad affermare con forza che:  “Nessuno deve permettersi di toccare anche con un solo dito gli uomini dello Stato, ne tanto meno gli esponenti della stampa che esercitano il diritto di informare correttamente la collettività”.

E' opportuno a questo punto, - prosegue Perrone - che tutte le forze sane dalla città facciano sentire con forza la reazione e si uniscano per favorire una nuova coscienza collettiva e lavorino attivamente per favorire una rieducazione sociale, che deve passare dalla scuola e dai luoghi di aggregazione”.

Da una parte, dunque, l’azione educativa-sociale, dall’altra ci vuole la buona politica, - specifica Perrone- per far rifiorire questo Sud. Non possiamo più accettare le scelte di spoliazione che vengono fatte ai danni di questo territorio, e non per logiche puramente di campanile, ma perché depauperare un territorio, vuol dire togliere forza e potere di crescita e soprattutto di autonomia. Per questo non possiamo accettare la proposta avanzata dal Presidente del Comitato di Gestione dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli Giovanni Kessler, che prevede lo spostamento della sede della Direzione regionale per la Calabria e la Basilicata dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria per assegnarla a Catanzaro. Questo vuol dire desertificare il territorio, vuol dire eliminare presidi di lavoro e dunque di legalità. Siamo stati inseriti tra le 14 città italiane metropolitane ma, a quanto pare, restiamo un territorio-preda. Avere il titolo di Città metropolitana non basta”.

Mi auguro che subito, - conclude Perrone -  i rappresentanti di Città Metropolitana, Comune, Giunta regionale e neoeletti al Parlamento si attivino presso il ministero affinché interrompa l’iter avviato dal Comitato di Gestione. Adesso più che mai è necessario pensare solo agli interessi della città e della sua collettività, solo riscoprendo il valore della comunità e delle persone si può davvero combattere la “mafiosità”.

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