giovedì 15 marzo 2018

REGGIO CALABRIA. Movimento nazionale per la Sovranità: ‘Delibere “scadute” e retorica da bassa stagione’

REGGIO CALABRIA. Con una delibera inutile, intempestiva e dal sapore di retorica da bassa stagione, ieri il Consiglio comunale ha provato ad occuparsi dell'ennesimo scippo riguardante l'Agenzia Regionale delle Dogane e dei Monopoli, dell'esclusione di Reggio dalla Zes e da ultimo, ma non per importanza propagandistica, della crisi senza fine del nostro aeroporto, dando mandato al sindaco Falcomatà di cercar venia presso gli organi competenti.

A fronte di tanta superfluità, gli attuali amministratori avrebbero ben donde l’onere di battersi il petto in un mea culpa amplificato, invece di inscenare precettistica fine a se stessa.

Verrebbe da pensare che, in questi tre anni e mezzo di scellerata amministrazione, Falcomatà e soci non si siano accorti che al timone di palazzo San Giorgio ci sono loro e che forse finalmente qualcuno deve averglielo fatto notare.
Eppure questo Movimento ha molto spesso e a gran voce sollevato problemi di spoliazione (Agenzia dei Beni Confiscati), progetti di smantellamento delle infrastrutture (Aeroporto e Porto) e soprattutto ha denunciato la assoluta mancanza di volontà in capo al Governo Renzi / Gentiloni ed alla Regione del Presidente Oliverio di tenere nella giusta considerazione Reggio, unica città Metropolitana della Calabria.


Non è certamente con le deliberazioni dal sapore stereotipato e di mero intento come quella approvata ieri – peraltro con estremo ritardo rispetto a tutti i problemi che gravano sulla città – che possono risolversi le questioni createsi per colpa della totale assenza della politica dal territorio.

Non serve ed è assurdo pensare che debba servire una delibera del Consiglio Comunale perché un Sindaco intervenga a difesa della città che rappresenta per mandato elettorale e affinché lo faccia con gli strumenti che la politica mette a disposizione. Un Sindaco agisce indipendentemente da qualsivoglia input, reagisce al minimo sospetto di nocumento per il proprio territorio e per la sua comunità, non certo attraverso dichiarazioni di riserva di intenti oltremodo tardive o comparsate dell’ultimo minuto.

Eppure, solo per restare all’ultimo episodio di scippo istituzionale che verrà perpetrato nei confronti di Reggio, i signori amministratori comunali dovrebbero sapere che Giovanni Kessler, oggi Direttore Generale dell’Agenzia delle Dogane e promotore del trasferimento a Catanzaro della sede altri non è che un autorevole collega di quel Partito democratico di cui molti di loro, Sindaco in testa, fanno parte. Far valere le ragioni di una città che si ha il dovere di difendere o quantomeno cercare di capire quali perverse motivazioni stanno alla base di decisioni che in un modo o nell’altro vanno sempre a danno di Reggio, sono circostanze che posso e devono trovare spazio in un dialogo anche interno ad un movimento politico comune.

Invece, anche questa volta i reggini assisteranno passivi ad avvisaglie dichiarative, a promesse di impegno senza seguito alcuno, semplicemente destinate a finire in quel grande contenitore grigio e buio con sopra scritto “Assuefazione”.

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