REGGIO CALABRIA. L’incontro con tutte le sigle sindacali per discutere delle sorti degli uffici delle dogane regionale è arrivato nel giorno in cui è stata comunicata la sospensione del decreto che prevedeva lo spostamento degli uffici a Catanzaro.
Una decisione arrivata dopo la mobilitazione dei sindacati e, il loro appello è stato accolto dal senatore Marco Siclari che si è attivato fin da subito per raggiungere con loro questo primo obiettivo. La sospensione però non basta e la revoca è stato l’argomento principe di tutto l’incontro.
La volontà è chiara: mantenere Reggio Calabria come sede regionale non sono ammesse ulteriori retrocessioni. Durante l’incontro con i sindacati il Senatore ha avuto modo di mettersi in contatto con i vertici del Mef che, con grande soddisfazione da parte di tutte le parti ha confermato la decisione di rendere la sospensione una revoca definitiva.
Questa mattina il comitato renderà effettiva questa volontà che, di fatto, chiude un lungo periodo di battaglie volte a salvaguardare quello che per Reggio è una realtà importante.
«Per molti aspetti mi sento sindacalista quanto voi. – ha dichiarato Siclari accogliendo le richieste dei sindacati - Chi vuole fare politica per il territorio deve ascoltare il territorio ed essere qui con voi è la dimostrazione che la mia volontà è di essere presente soprattutto nelle questioni importanti come questa».
La sospensione non era una garanzia sufficiente a tranquillizzare gli animi e, proprio per dare delle certezze, il senatore si è nell’immediato messo in contatto con il Ministero per apprendere e riportare quella che, attendendo le dovute ufficializzazioni, è ormai una certezza: gli uffici regionali rimarranno a Reggio. Un obiettivo raggiunto grazie ad un percorso che ha visto un impegno politico trasversale.
«Questa è una vittoria di tutti ed è l’inizio di un percorso costruttivo che intendo portare avanti con i rappresentanti sindacale che tutelano, in primis, i diritti dei lavoratori. Quando ho appreso le richieste dei sindacati mi sono attivato chiedendo ai miei colleghi alla Camera e al Senato una sensibilità maggiore verso quest’argomento perorando la causa e sostenendo la necessità di non prendere nessuna decisione in un momento così delicato come il cambio di Governo. Con estrema soddisfazione apprendo dai vertici del Ministero che il lavoro fatto non è stato vano».
Le preoccupazioni affrontate vanno ben oltre e si attende con ansia la conferma che oggi dovrebbe ufficializzare la revoca di un decreto che avrebbe segnato l’ennesimo scippo alla provincia reggina.
A preoccupare i sindacati, oggi, è anche il paventato ridimensionamento dell’ufficio delle dogane presente nell’Aeroporto dello Stretto dove attualmente lavorano 7 persone.
Insomma, una battaglia continua per garantire alla Città Metropolitana di mantenere gli attuali posti di lavoro e lavorare affinché se ne creino di nuovi.
«Abbiamo portato avanti motivazioni che, oggettivamente, riconoscono a Reggio la sede naturale degli uffici doganali regionali rimarcando quelle realtà evidenziate anche da una sentenza del 2008 che non poteva passare inosservata».
Dopo l’incontro di oggi altre emergenze sono all’ordine del giorno del senatore Siclari.
In primis la questione aeroporto e, subito dopo, l’annosa controversia per sbloccare l’iter legato all’autorità portuale.
Una decisione arrivata dopo la mobilitazione dei sindacati e, il loro appello è stato accolto dal senatore Marco Siclari che si è attivato fin da subito per raggiungere con loro questo primo obiettivo. La sospensione però non basta e la revoca è stato l’argomento principe di tutto l’incontro.
La volontà è chiara: mantenere Reggio Calabria come sede regionale non sono ammesse ulteriori retrocessioni. Durante l’incontro con i sindacati il Senatore ha avuto modo di mettersi in contatto con i vertici del Mef che, con grande soddisfazione da parte di tutte le parti ha confermato la decisione di rendere la sospensione una revoca definitiva.
Questa mattina il comitato renderà effettiva questa volontà che, di fatto, chiude un lungo periodo di battaglie volte a salvaguardare quello che per Reggio è una realtà importante.
«Per molti aspetti mi sento sindacalista quanto voi. – ha dichiarato Siclari accogliendo le richieste dei sindacati - Chi vuole fare politica per il territorio deve ascoltare il territorio ed essere qui con voi è la dimostrazione che la mia volontà è di essere presente soprattutto nelle questioni importanti come questa».
La sospensione non era una garanzia sufficiente a tranquillizzare gli animi e, proprio per dare delle certezze, il senatore si è nell’immediato messo in contatto con il Ministero per apprendere e riportare quella che, attendendo le dovute ufficializzazioni, è ormai una certezza: gli uffici regionali rimarranno a Reggio. Un obiettivo raggiunto grazie ad un percorso che ha visto un impegno politico trasversale.
«Questa è una vittoria di tutti ed è l’inizio di un percorso costruttivo che intendo portare avanti con i rappresentanti sindacale che tutelano, in primis, i diritti dei lavoratori. Quando ho appreso le richieste dei sindacati mi sono attivato chiedendo ai miei colleghi alla Camera e al Senato una sensibilità maggiore verso quest’argomento perorando la causa e sostenendo la necessità di non prendere nessuna decisione in un momento così delicato come il cambio di Governo. Con estrema soddisfazione apprendo dai vertici del Ministero che il lavoro fatto non è stato vano».
Le preoccupazioni affrontate vanno ben oltre e si attende con ansia la conferma che oggi dovrebbe ufficializzare la revoca di un decreto che avrebbe segnato l’ennesimo scippo alla provincia reggina.
A preoccupare i sindacati, oggi, è anche il paventato ridimensionamento dell’ufficio delle dogane presente nell’Aeroporto dello Stretto dove attualmente lavorano 7 persone.
Insomma, una battaglia continua per garantire alla Città Metropolitana di mantenere gli attuali posti di lavoro e lavorare affinché se ne creino di nuovi.
«Abbiamo portato avanti motivazioni che, oggettivamente, riconoscono a Reggio la sede naturale degli uffici doganali regionali rimarcando quelle realtà evidenziate anche da una sentenza del 2008 che non poteva passare inosservata».
Dopo l’incontro di oggi altre emergenze sono all’ordine del giorno del senatore Siclari.
In primis la questione aeroporto e, subito dopo, l’annosa controversia per sbloccare l’iter legato all’autorità portuale.
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