REGGIO CALABRIA. Vincenzo Di Marte, inserito nell’elenco dei latitanti pericolosi, personaggio di spicco della cosca “Pesce”, è stato arrestato dai carabinieri.
L’uomo, ritenuto responsabile di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, aggravato dalla transnazionalità, con la finalità di agevolare il rafforzamento economico della cosca Pesce di Rosarno e degli Alvaro di Sinopoli, si era sottratto alla cattura nel 2015 nell’ambito dell’operazione “Santa Fè” della Guardia di finanza.
Il brillante risultato è stato conseguito dall’Arma, a seguito di una tenace e prolungata attività investigativa e di intelligence condotta con eccellente professionalità e penetrante capacità di intervento dei militari con il coordinamento della locale Direzione Distrettuale Antimafia.
“I positivi risultati nella lotta contro la criminalità organizzata perseguiti dalla Squadra Stato sono un incentivo per la gente onesta a guardare con fiducia al futuro” afferma il prefetto Michele di Bari che ha rivolto un messaggio di apprezzamento e sincero compiacimento al procuratore vicario della Direzione Distrettuale Antimafia, Gaetano Paci ai sostituti Adriana Scillio e Francesco Ponzetta, al comandante provinciale dei carabinieri, colonnelloGiuseppe Battaglia alle donne e agli uomini dell’Arma che con spiccato acume investigativo, profondo impegno e dedizione, hanno inferto un ulteriore durissimo colpo alla criminalità.
L’uomo, ritenuto responsabile di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, aggravato dalla transnazionalità, con la finalità di agevolare il rafforzamento economico della cosca Pesce di Rosarno e degli Alvaro di Sinopoli, si era sottratto alla cattura nel 2015 nell’ambito dell’operazione “Santa Fè” della Guardia di finanza.
Il brillante risultato è stato conseguito dall’Arma, a seguito di una tenace e prolungata attività investigativa e di intelligence condotta con eccellente professionalità e penetrante capacità di intervento dei militari con il coordinamento della locale Direzione Distrettuale Antimafia.
“I positivi risultati nella lotta contro la criminalità organizzata perseguiti dalla Squadra Stato sono un incentivo per la gente onesta a guardare con fiducia al futuro” afferma il prefetto Michele di Bari che ha rivolto un messaggio di apprezzamento e sincero compiacimento al procuratore vicario della Direzione Distrettuale Antimafia, Gaetano Paci ai sostituti Adriana Scillio e Francesco Ponzetta, al comandante provinciale dei carabinieri, colonnelloGiuseppe Battaglia alle donne e agli uomini dell’Arma che con spiccato acume investigativo, profondo impegno e dedizione, hanno inferto un ulteriore durissimo colpo alla criminalità.
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