OPPIDO MAMERTINA. I carabinieri della Compagnia di Palmi assieme ai colleghi del Nucleo operativo ecologico di Reggio Calabria hanno sequestrato una discarica sita in contrada Quarantano di Castellace, gestita dalla società cooperativa Mondovivo srl e hanno denunciato il suo presidente per il reato di attività di gestione di rifiuti non autorizzata.
In particolare, all’interno dell’impianto, che si estende su una superficie di circa 5.000 mq circondata da agrumeti, erano presenti centinaia di quintali di rifiuti di cartone sparso ovunque, plastiche di varia natura, sia in cumuli che ammassate, materiale ferroso sparso, cumuli di eco balle di cartone, di multi-materiale, di polietilene e di polistirolo, stoccati sul nudo terreno in alti cumuli e in molti casi frammisti tra loro, che, in base alla documentazione acquisita, risultano provenire sia da enti pubblici che da privati.
Gli accertamenti successivi effettuati sulla documentazione, chiarivano che l’impianto era sprovvisto dell’Autorizzazione unica ambientale (Aua) sin dall’ottobre 2014, titolo necessario al trattamento e al recupero dei rifiuti.
La documentazione rinvenuta all’interno degli uffici e la quantità di rifiuti in lavorazione indica, inequivocabilmente, che la discarica era in attività senza soluzione di continuità dall’ottobre 2014, data di scadenza della precedente autorizzazione al trattamento di rifiuti.
In particolare, all’interno dell’impianto, che si estende su una superficie di circa 5.000 mq circondata da agrumeti, erano presenti centinaia di quintali di rifiuti di cartone sparso ovunque, plastiche di varia natura, sia in cumuli che ammassate, materiale ferroso sparso, cumuli di eco balle di cartone, di multi-materiale, di polietilene e di polistirolo, stoccati sul nudo terreno in alti cumuli e in molti casi frammisti tra loro, che, in base alla documentazione acquisita, risultano provenire sia da enti pubblici che da privati.
Gli accertamenti successivi effettuati sulla documentazione, chiarivano che l’impianto era sprovvisto dell’Autorizzazione unica ambientale (Aua) sin dall’ottobre 2014, titolo necessario al trattamento e al recupero dei rifiuti.
La documentazione rinvenuta all’interno degli uffici e la quantità di rifiuti in lavorazione indica, inequivocabilmente, che la discarica era in attività senza soluzione di continuità dall’ottobre 2014, data di scadenza della precedente autorizzazione al trattamento di rifiuti.
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