MOLOCHIO. I carabinieri della Compagnia di Taurianova e quelli dello Squadrone “Cacciatori”, nel corso di un servizio perlustrativo, hanno arrestato, per possesso di arma clandestina, G. N., 40 anni, del luogo, imprenditore agricolo.
In particolare, i militari dell’Arma hanno svolto una perquisizione in un terreno e nei pertinenti fabbricati in località Giardino Grande e in uso all’arrestato, ed hanno rinvenuto, abilmente occultato sotto un vetusto sedile di automobile, un fucile semiautomatico marca Beretta calibro 12 con matricola abrasa, in ottimo stato di manutenzione e conservazione.
L’arma è stata sottoposta a sequestro, in attesa dei successivi accertamenti tecnici.
Nel corso delle stesse operazioni, inoltre, é stato individuato un punto di raccolta delle acque reflue di vegetazione, derivanti dal processo di molitura delle olive di un frantoio di proprietà di G. N., nonché un ovile e una stalla ove l’uomo allevava undici cinghiali - dei quali è vietata la detenzione – ventisette capi di ovini/caprini e due equini, tutti privi di tracciabilità e identificazione.
Con il successivo intervento dei Carabinieri Forestali e di personale veterinario, l’uomo è stato quindi denunciato all’Autorità giudiziaria anche per smaltimento illecito di rifiuti e detenzione di animali pericolosi, e sanzionato per la mancata tracciabilità degli animali.
I capi sono stati posti sotto sequestro sanitario in attesa dei provvedimenti dell’Azienda sanitaria provinciale.
L’arrestato al termine delle formalità di rito è stato ristretto agli arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità giudiziaria.
In particolare, i militari dell’Arma hanno svolto una perquisizione in un terreno e nei pertinenti fabbricati in località Giardino Grande e in uso all’arrestato, ed hanno rinvenuto, abilmente occultato sotto un vetusto sedile di automobile, un fucile semiautomatico marca Beretta calibro 12 con matricola abrasa, in ottimo stato di manutenzione e conservazione.
L’arma è stata sottoposta a sequestro, in attesa dei successivi accertamenti tecnici.
Nel corso delle stesse operazioni, inoltre, é stato individuato un punto di raccolta delle acque reflue di vegetazione, derivanti dal processo di molitura delle olive di un frantoio di proprietà di G. N., nonché un ovile e una stalla ove l’uomo allevava undici cinghiali - dei quali è vietata la detenzione – ventisette capi di ovini/caprini e due equini, tutti privi di tracciabilità e identificazione.
Con il successivo intervento dei Carabinieri Forestali e di personale veterinario, l’uomo è stato quindi denunciato all’Autorità giudiziaria anche per smaltimento illecito di rifiuti e detenzione di animali pericolosi, e sanzionato per la mancata tracciabilità degli animali.
I capi sono stati posti sotto sequestro sanitario in attesa dei provvedimenti dell’Azienda sanitaria provinciale.
L’arrestato al termine delle formalità di rito è stato ristretto agli arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità giudiziaria.
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