PIANA. I carabinieri del Gruppo di Gioia Tauro, nel corso di un servizio di controllo del territorio, hanno arrestato in flagranza di reato, Francesco Quaranta, 59 anni, perché ritenuto responsabile del reato di evasione.
In particolare i militari, hanno sorpreso l’uomo mentre si aggirava in località Sant’Anna di Laureana di Borrello senza essere autorizzato, benché fosse stato sottoposto da soli pochi giorni agli arresti domiciliari.
L’arrestato, ad incombenze di rito espletate, è stato sottoposto agli arresti domiciliari in attesa della celebrazione del rito direttissimo.
Nel medesimo contesto, a Melicucco, i militari dell’Arma hanno dato esecuzione ad un ordine di carcerazione, nei confronti di Antonio Filippone, 45 anni, già sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari e figlio di Rocco Santo, ritenuto elemento di spicco di una delle cosche di ‘ndrangheta della Piana.
Antonio Filippone dovrà espiare la pena residua di 5 anni di reclusione in regime carcerario poiché è stato riconosciuto colpevole del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti per fatti commessi nel mese di luglio 2017 nel Comune di Rivoli (Torino).
L’uomo, espletate le formalità di rito, è stato quindi associato nella Casa circondariale di Locri.
In particolare i militari, hanno sorpreso l’uomo mentre si aggirava in località Sant’Anna di Laureana di Borrello senza essere autorizzato, benché fosse stato sottoposto da soli pochi giorni agli arresti domiciliari.
L’arrestato, ad incombenze di rito espletate, è stato sottoposto agli arresti domiciliari in attesa della celebrazione del rito direttissimo.
Nel medesimo contesto, a Melicucco, i militari dell’Arma hanno dato esecuzione ad un ordine di carcerazione, nei confronti di Antonio Filippone, 45 anni, già sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari e figlio di Rocco Santo, ritenuto elemento di spicco di una delle cosche di ‘ndrangheta della Piana.
Antonio Filippone dovrà espiare la pena residua di 5 anni di reclusione in regime carcerario poiché è stato riconosciuto colpevole del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti per fatti commessi nel mese di luglio 2017 nel Comune di Rivoli (Torino).
L’uomo, espletate le formalità di rito, è stato quindi associato nella Casa circondariale di Locri.
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