REGGIO CALABRIA. Gli investigatori della Squadra mobile hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del locale Tribunale nei confronti di due cittadini di nazionalità georgiana, Giorgi Pilpani, 31 anni, già noto alle forze dell’ordine (detenuto in carcere) e Jambul Chkhaidze, 40 anni.
Entrambi sono ritenuti responsabili di un furto in abitazione commesso nel mese di gennaio 2017 ai danni di una donna reggina alla quale sono stati asportati diversi monili in oro e altri gioielli, per un valore complessivo di circa 20.000 euro.
Si è riusciti a risalire agli autori del furto grazie ad un’accurata indagine disposta dalla Procura della Repubblica diretta dal procuratore capo Giovanni Bombardieri coordinata dal procuratore aggiunto Gerardo Dominijanni e dal sostituto procuratore Giovani Gullo e condotta dagli investigatori della Squadra mobile che hanno estrapolato le immagini di alcuni sistemi di videosorveglianza presenti negli luoghi vicini all’immobile in cui è stato perpetrato il furto, mettendole poi a confronto con gli altri elementi acquisiti nel corso dell’attività investigativa.
Gli arresti sono il risultato dell’attenzione che la Polizia di Stato rivolge al contrasto dei reati predatori che ingenerano un senso di insicurezza nell’opinione pubblica e nei cittadini.
In quest’ottica si giustifica il massimo impegno che ogni giorno viene profuso, anche con l’intensificazione del dispositivo di controllo del territorio, con una sempre più capillare presenza di volanti tra le vie della città.
Entrambi sono ritenuti responsabili di un furto in abitazione commesso nel mese di gennaio 2017 ai danni di una donna reggina alla quale sono stati asportati diversi monili in oro e altri gioielli, per un valore complessivo di circa 20.000 euro.
Si è riusciti a risalire agli autori del furto grazie ad un’accurata indagine disposta dalla Procura della Repubblica diretta dal procuratore capo Giovanni Bombardieri coordinata dal procuratore aggiunto Gerardo Dominijanni e dal sostituto procuratore Giovani Gullo e condotta dagli investigatori della Squadra mobile che hanno estrapolato le immagini di alcuni sistemi di videosorveglianza presenti negli luoghi vicini all’immobile in cui è stato perpetrato il furto, mettendole poi a confronto con gli altri elementi acquisiti nel corso dell’attività investigativa.
Gli arresti sono il risultato dell’attenzione che la Polizia di Stato rivolge al contrasto dei reati predatori che ingenerano un senso di insicurezza nell’opinione pubblica e nei cittadini.
In quest’ottica si giustifica il massimo impegno che ogni giorno viene profuso, anche con l’intensificazione del dispositivo di controllo del territorio, con una sempre più capillare presenza di volanti tra le vie della città.
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