PALMI. Nella mattinata di oggi si è proceduto alle operazioni di sgombero dell’immobile confiscato alla famiglia di ‘ndrangheta “Gallico” ed occupato abusivamente da un congiunto e destinato a sede del Commissariato di pubblica sicurezza.
Personale della Polizia di Stato, dei Carabinieri, della Guardia di finanza e della Polizia municipale e dell’Asp hanno dato esecuzione allo sgombero che si è svolto senza turbative per l’ordine pubblico.
L’attività anzidetta si colloca nell’ambito di una più generale pianificazione disposta dal Prefetto di Reggio Calabria in sede di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, finalizzata a liberare da illegittime occupazioni i cespiti confiscati, nell’ambito di un percorso volto alla riaffermazione della legalità in un territorio fortemente connotato dalla presenza di cosche mafiose.
Il Prefetto, con i Vertici provinciali delle Forze di Polizia, si è recato sul posto per testimoniare l’attenzione e la vicinanza dello Stato alla Città di Palmi, rappresentata dal Sindaco, anch’egli presente.
La restituzione alla collettività degli ingenti patrimoni confiscati alla criminalità organizzata, frutto di attività illecite, di violenza e di sopraffazione, costituisce un obiettivo primario dello Stato non solo perché l’aggressione ai patrimoni mafiosi si è rivelato uno strumento efficace ma anche per l’alto valore simbolico che assume con la loro destinazione a scopi sociali e istituzionali ha dichiarato il prefetto Michele di Bari nel corso dell’incontro con la stampa.
Come noto, l’immobile in argomento è stato assegnato dall’Agenzia dei Beni confiscati alla Polizia di Stato, lo scorso 10 luglio alla presenza del Signor Ministro dell’Interno che, in occasione della sua prima visita in questa provincia, ha voluto suggellare questo importante momento.
Personale della Polizia di Stato, dei Carabinieri, della Guardia di finanza e della Polizia municipale e dell’Asp hanno dato esecuzione allo sgombero che si è svolto senza turbative per l’ordine pubblico.
L’attività anzidetta si colloca nell’ambito di una più generale pianificazione disposta dal Prefetto di Reggio Calabria in sede di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, finalizzata a liberare da illegittime occupazioni i cespiti confiscati, nell’ambito di un percorso volto alla riaffermazione della legalità in un territorio fortemente connotato dalla presenza di cosche mafiose.
Il Prefetto, con i Vertici provinciali delle Forze di Polizia, si è recato sul posto per testimoniare l’attenzione e la vicinanza dello Stato alla Città di Palmi, rappresentata dal Sindaco, anch’egli presente.
La restituzione alla collettività degli ingenti patrimoni confiscati alla criminalità organizzata, frutto di attività illecite, di violenza e di sopraffazione, costituisce un obiettivo primario dello Stato non solo perché l’aggressione ai patrimoni mafiosi si è rivelato uno strumento efficace ma anche per l’alto valore simbolico che assume con la loro destinazione a scopi sociali e istituzionali ha dichiarato il prefetto Michele di Bari nel corso dell’incontro con la stampa.
Come noto, l’immobile in argomento è stato assegnato dall’Agenzia dei Beni confiscati alla Polizia di Stato, lo scorso 10 luglio alla presenza del Signor Ministro dell’Interno che, in occasione della sua prima visita in questa provincia, ha voluto suggellare questo importante momento.
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