BOVALINO. Alle ore 10 di domani, nella chiesa San Nicola di Bari, alla presenza del comandante della Legione carabinieri Calabria, generale di brigata Vincenzo Paticchio e delle autorità militari, civili e religiose della provincia, sarà celebrata una Santa Messa in suffragio del brigadiere Antonino Marino, medaglia d’oro al valor civile.
Concluso il rito religioso, officiato da monsignor Francesco Oliva, vescovo di Locri – Gerace, nella piazza intitolata al Sottufficiale, sarà deposta una corona di alloro.
Il brigadiere Antonino Marino, nato a San Lorenzo, il 5 ottobre 1957 e arruolatosi nell’Arma dei carabinieri nel 1975, prima del suo assassinio si era occupato di varie indagini su traffici illeciti.
Profondo conoscitore della criminalità, in qualità di comandante della Stazione di Platì aveva collaborato nelle indagini su vari sequestri di persona che in quegli anni rappresentavano una delle principali attività criminali sul versante Jonico della Provincia di Reggio Calabria. Da poco tempo era stato trasferito alla Stazione di San Ferdinando.
La sera del 9 settembre 1990, il sottufficiale, mentre si trovava a Bovalino Superiore con la propria famiglia, in occasione della festa patronale, fu avvicinato da un killer, il quale, approfittando della confusione che regnava in paese e della concomitante esecuzione dello spettacolo pirotecnico, gli esplose contro alcuni colpi di pistola, colpendolo in parti vitali e dileguandosi poi nel buio.
Nell’agguato furono colpiti, oltre al militare, all’epoca trentenne, anche la moglie incinta signora Rosetta Dama e il figlio Francesco di appena un anno, Francesco oggi è ufficiale dell’Arma dei carabinieri.
Il 2 settembre 1993 al brigadiere Marino è stata conferita la Medaglia d’oro al valor civile con la seguente motivazione “Comandante di Stazione impegnato in delicate attività investigative in aree caratterizzate da alta incidenza del fenomeno mafioso, operava con eccezionale perizia, sereno sprezzo del pericolo e incondizionata dedizione, fornendo determinati contributi alla lotta contro efferate organizzazioni criminali fino al supremo sacrificio della vita, stroncata da vile agguato. Splendido esempio di elette virtù civiche e di altissimo senso del dovere”.
Bovalino, 9 settembre 1990.
Al brigadiere Antonino Marino il 25 maggio 2010 è stata intitolata l’omonima piazza a Bovalino Marina e il 30 settembre 2011 la caserma di Platì, sede della Stazione carabinieri.
Concluso il rito religioso, officiato da monsignor Francesco Oliva, vescovo di Locri – Gerace, nella piazza intitolata al Sottufficiale, sarà deposta una corona di alloro.
Il brigadiere Antonino Marino, nato a San Lorenzo, il 5 ottobre 1957 e arruolatosi nell’Arma dei carabinieri nel 1975, prima del suo assassinio si era occupato di varie indagini su traffici illeciti.
Profondo conoscitore della criminalità, in qualità di comandante della Stazione di Platì aveva collaborato nelle indagini su vari sequestri di persona che in quegli anni rappresentavano una delle principali attività criminali sul versante Jonico della Provincia di Reggio Calabria. Da poco tempo era stato trasferito alla Stazione di San Ferdinando.
La sera del 9 settembre 1990, il sottufficiale, mentre si trovava a Bovalino Superiore con la propria famiglia, in occasione della festa patronale, fu avvicinato da un killer, il quale, approfittando della confusione che regnava in paese e della concomitante esecuzione dello spettacolo pirotecnico, gli esplose contro alcuni colpi di pistola, colpendolo in parti vitali e dileguandosi poi nel buio.
Nell’agguato furono colpiti, oltre al militare, all’epoca trentenne, anche la moglie incinta signora Rosetta Dama e il figlio Francesco di appena un anno, Francesco oggi è ufficiale dell’Arma dei carabinieri.
Il 2 settembre 1993 al brigadiere Marino è stata conferita la Medaglia d’oro al valor civile con la seguente motivazione “Comandante di Stazione impegnato in delicate attività investigative in aree caratterizzate da alta incidenza del fenomeno mafioso, operava con eccezionale perizia, sereno sprezzo del pericolo e incondizionata dedizione, fornendo determinati contributi alla lotta contro efferate organizzazioni criminali fino al supremo sacrificio della vita, stroncata da vile agguato. Splendido esempio di elette virtù civiche e di altissimo senso del dovere”.
Bovalino, 9 settembre 1990.
Al brigadiere Antonino Marino il 25 maggio 2010 è stata intitolata l’omonima piazza a Bovalino Marina e il 30 settembre 2011 la caserma di Platì, sede della Stazione carabinieri.
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