giovedì 6 settembre 2018

REGGIO CALABRIA. Centro dialisi privato: bloccato da Regione e Commissario Scura

REGGIO CALABRIA. La società SS Medici con sede in Taranto e che vanta un esperienza trentennale nel settore dell’emodialisi ha offerto ormai da tempo la disponibilità a creare in tre mesi, dal rilascio delle autorizzazioni previste, un Centro Dialisi nel territorio del comune reggino.

La SS Medici ha già individuato e affittato idonei locali  e nel mese di marzo del 2017 ha presentato attraverso la Suap del Comune di Reggio Calabria apposita istanza al Dipartimento della Salute della Regione Calabria.

Inspiegabilmente e nonostante l’evidente emergenza sanitaria che gli ammalati vivono, il Dipartimento della Salute nega a tutt’oggi le necessarie autorizzazioni di legge, trincerandosi dietro complicate procedure che lasciano esterrefatti gli stessi ammalati, che sono ormai a conoscenza di questo progetto, considerata la carenza di postazioni per la dialisi nel territorio reggino.

In particolare il Dipartimento della Salute, evidentemente poco sensibile alla delicatezza della materia considerati i gravi sacrifici dei pazienti costretti a migrare e della loro fragilità dovuta alla malattia in data 31 Agosto 2018 , nel pieno delle proteste degli stessi dializzati, reiterava un comportamento ostativo all’autorizzazione necessaria a costruire a spese della SS Medici il Centro Dialisi Territoriale, demandando alla necessità di espletare ulteriori procedure e chiamando altresì  in causa il commissario Scura.

Tutto questo nonostante la continua manifestazione e una serie di istanze da parte del gran numero di pazienti che da anni sono costretti a rivolgersi per le cure salvavita presso una struttura privata in provincia di Messina , con tutti i disagi e i rischi che tale situazione determina e che minacciano pubblicamente addirittura di lasciarsi morire , nonostante le gravissime denunce della loro associazione Aned.

A ben poco sono serviti i richiami del Prefetto e gli appelli del Sindaco di Reggio Calabria.

I tavoli tecnici che si sono succeduti in prefettura non hanno portato alla risoluzione di questa gravissima emergenza sanitaria di cui è a conoscenza anche il Ministro della Salute.

Come ultimo atto dovuto siamo stati costretti a mettere in mora con un atto extragiudiziale il Dipartimento della Salute della Regione Calabria al fine di tutelare eventualmente in giudizio le nostre legittime istanze , ed indirettamente anche quelle dei Dializzati della città di Reggio Calabria.

Per concludere a tutt’oggi in atto non sono stati presentati alla Suap progetti analoghi al nostro ne da parte di Enti pubblici ne tantomeno da altri soggetti privati.

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