ROCCELLA JONICA. Negli ultimi giorni i militari del locale Ufficio circondariale marittimo, coordinati dal tenente di vascello sub Pietro Alfano, nell’ambito della diuturna attività di controllo della filiera della pesca, hanno accertato la presenza di circa 300 kg di prodotti ittici non tracciati.
Venerdì 7 luglio gli uomini della Guardia costiera hanno ispezionato una pescheria di Siderno, rinvenendo prodotti ittici non tracciati.
Lo stesso esito ha avuto il controllo effettuato presso un ristorante di Bovalino, avvenuto in data 9 luglio. Nelle celle frigo, infatti, sono stati individuati prodotti ittici senza che ne fosse identificata la provenienza.
Lunedì 10 luglio, infine, i militari dell’Ufficio circondariale marittimo hanno ispezionato, unitamente al Gruppo operativo della Compagnia carabinieri di Locri, una rivendita di surgelati di Locri. Anche in questo caso la provenienza dei prodotti ittici non era nota.
Per gli illeciti, sono state elevate tre sanzioni amministrative di 1.500 euro per mancanza di tracciabilità, necessaria per fornire al consumatore informazioni sulla provenienza del prodotto ittico. Inoltre, tali prodotti sono stati posti sequestro per un totale di circa 300 kg.
L’obiettivo del Corpo delle Capitanerie di porto è quello di garantire la tutela del cittadino quale consumatore finale e del patrimonio ittico nazionale in generale, prevenendo l’immissione sul mercato di alimenti non in regola con la normativa vigente.
Venerdì 7 luglio gli uomini della Guardia costiera hanno ispezionato una pescheria di Siderno, rinvenendo prodotti ittici non tracciati.
Lo stesso esito ha avuto il controllo effettuato presso un ristorante di Bovalino, avvenuto in data 9 luglio. Nelle celle frigo, infatti, sono stati individuati prodotti ittici senza che ne fosse identificata la provenienza.
Lunedì 10 luglio, infine, i militari dell’Ufficio circondariale marittimo hanno ispezionato, unitamente al Gruppo operativo della Compagnia carabinieri di Locri, una rivendita di surgelati di Locri. Anche in questo caso la provenienza dei prodotti ittici non era nota.
Per gli illeciti, sono state elevate tre sanzioni amministrative di 1.500 euro per mancanza di tracciabilità, necessaria per fornire al consumatore informazioni sulla provenienza del prodotto ittico. Inoltre, tali prodotti sono stati posti sequestro per un totale di circa 300 kg.
L’obiettivo del Corpo delle Capitanerie di porto è quello di garantire la tutela del cittadino quale consumatore finale e del patrimonio ittico nazionale in generale, prevenendo l’immissione sul mercato di alimenti non in regola con la normativa vigente.
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