REGGIO CALABRIA. Il direttore della Dia, generale Nunzio Antonio Ferla ha fatto visita al locale Centro operativo.
Ferla, ricevuto dal capo centro colonnello Gaetano Scillia, ha incontrato i funzionari ed il personale dell’articolazione e si è soffermato particolarmente sulle strategie operative da adottare per prevenire e contrastare, con la massima incisività, i fenomeni di criminalità organizzata presenti sul territorio della provincia reggina.
Nel corso della visita è stato effettuato un approfondito esame delle attività svolte e di quelle ancora in corso sia sul versante delle investigazioni preventive che di quelle giudiziarie.
In particolare, sono stati valutati positivamente i pregevoli risultati conseguiti dal Centro operativo nel primo semestre dell’anno in corso, tra i quali spiccano, relativamente all’aggressione ai patrimoni illecitamente accumulati dalle organizzazioni criminali, il sequestro e la confisca di beni per oltre 177 milioni di euro. Tale dato conferma il trend più che positivo delle incessanti attività poste in essere, al riguardo, negli ultimi anni, dagli uomini della Dia reggina, che, nell’ultimo triennio, hanno sottratto alla criminalità organizzata calabrese beni per oltre un miliardo e 250 milioni di euro.
Durante l’incontro operativo l’attenzione è stata posta altresì sulla centralità del ruolo della Dia nel contrasto alle infiltrazioni malavitose nel settore degli appalti pubblici (nel primo semestre del 2017 sono state esaminate circa 700 richieste di informazione antimafia, provenienti dalla Prefettura, sono state processate 6680 richieste di informazione antimafia riguardanti imprese impegnate nella ricostruzione delle aree interessate dai recenti eventi sismici e sono state monitorate analiticamente oltre 60 imprese).
Accompagnato dal colonnello Scillia, il direttore Ferla ha incontrato il procuratore generale presso la Corte di Appello dottor Bernardo Petralia e il procuratore della Repubblica dottor Federico Cafiero de Raho, con i quali ha affrontato i delicati temi connessi al contrasto della criminalità organizzata nella provincia reggina e rinnovato l’impegno della Dia nello specifico settore.
Ferla, ricevuto dal capo centro colonnello Gaetano Scillia, ha incontrato i funzionari ed il personale dell’articolazione e si è soffermato particolarmente sulle strategie operative da adottare per prevenire e contrastare, con la massima incisività, i fenomeni di criminalità organizzata presenti sul territorio della provincia reggina.
Nel corso della visita è stato effettuato un approfondito esame delle attività svolte e di quelle ancora in corso sia sul versante delle investigazioni preventive che di quelle giudiziarie.
In particolare, sono stati valutati positivamente i pregevoli risultati conseguiti dal Centro operativo nel primo semestre dell’anno in corso, tra i quali spiccano, relativamente all’aggressione ai patrimoni illecitamente accumulati dalle organizzazioni criminali, il sequestro e la confisca di beni per oltre 177 milioni di euro. Tale dato conferma il trend più che positivo delle incessanti attività poste in essere, al riguardo, negli ultimi anni, dagli uomini della Dia reggina, che, nell’ultimo triennio, hanno sottratto alla criminalità organizzata calabrese beni per oltre un miliardo e 250 milioni di euro.
Durante l’incontro operativo l’attenzione è stata posta altresì sulla centralità del ruolo della Dia nel contrasto alle infiltrazioni malavitose nel settore degli appalti pubblici (nel primo semestre del 2017 sono state esaminate circa 700 richieste di informazione antimafia, provenienti dalla Prefettura, sono state processate 6680 richieste di informazione antimafia riguardanti imprese impegnate nella ricostruzione delle aree interessate dai recenti eventi sismici e sono state monitorate analiticamente oltre 60 imprese).
Accompagnato dal colonnello Scillia, il direttore Ferla ha incontrato il procuratore generale presso la Corte di Appello dottor Bernardo Petralia e il procuratore della Repubblica dottor Federico Cafiero de Raho, con i quali ha affrontato i delicati temi connessi al contrasto della criminalità organizzata nella provincia reggina e rinnovato l’impegno della Dia nello specifico settore.
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