MONTEROSSO CALABRO (VV). Nell’ambito della costante attività di controllo economico del territorio, grazie alla capillare conoscenza dei luoghi ed alle continue attività di ricerca e controllo anche in zone impervie della provincia, i finanzieri della Compagnia della Guardia di finanza di Vibo Valentia, nei giorni scorsi, hanno individuato, in località Difesa, occultata tra alberi di alto fusto e difficilmente raggiungibile attraverso piante di rovi e di macchia mediterranea, una coltivazione illegale, organizzata su un’area demaniale di oltre 1.000 metri quadrati (grande quasi quanto quattro campi da tennis), con 1.200 piante di cannabis indica dell’altezza variabile tra cinquanta centimetri e un metro.
Nei pressi della piantagione, abilmente nascosta tra la vegetazione, è stata inoltre rinvenuta dai finanzieri un’autovettura che ai successivi controlli di polizia svolti è risultata essere stata rubata nelle scorse settimane in provincia di Cosenza.
Di tali rinvenimenti informata l’Autorità giudiziaria che ha disposto sia il sequestro e la contestuale distruzione della piantagione, sia il sequestro dell’autovettura oggetto di furto.
La coltivazione, a fioritura completa, avrebbe prodotto oltre 4 quintali di marijuana.
Lo stupefacente, una volta essiccato e immesso sul mercato, avrebbe fruttato un guadagno di almeno 400.000 euro.
Le indagini delle Fiamme Gialle vibonesi sono ancora in corso per individuare i responsabili delle attività illecite.
Nei pressi della piantagione, abilmente nascosta tra la vegetazione, è stata inoltre rinvenuta dai finanzieri un’autovettura che ai successivi controlli di polizia svolti è risultata essere stata rubata nelle scorse settimane in provincia di Cosenza.
Di tali rinvenimenti informata l’Autorità giudiziaria che ha disposto sia il sequestro e la contestuale distruzione della piantagione, sia il sequestro dell’autovettura oggetto di furto.
La coltivazione, a fioritura completa, avrebbe prodotto oltre 4 quintali di marijuana.
Lo stupefacente, una volta essiccato e immesso sul mercato, avrebbe fruttato un guadagno di almeno 400.000 euro.
Le indagini delle Fiamme Gialle vibonesi sono ancora in corso per individuare i responsabili delle attività illecite.
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