BRANCALEONE. Personale della Delegazione di spiaggia – Guardia costiera di Bianco e militari della locale Stazione Carabinieri ha nel corso della corrente stagione balneare proceduto ad apporre i sigilli a due strutture ubicate sul pubblico demanio marittimo in località lungomare del comune.
Nel primo accertamento effettuato presso un rinomato stabilimento balneare è stato riscontrato che il soggetto che stava effettuando lavori di manutenzione e ristrutturazione era privo di qualsivoglia autorizzazione amministrativa che lo autorizzasse a occupare l’area demaniale marittima.
Infatti dalle prime risultanze investigative è emerso che la concessione era scaduta nel 2008 e non era stata mai prorogata. Altra anomalia sta nell’effettiva occupazione misurata, infatti i riscontri sul posto hanno fatto emergere una occupazione per circa 423 mq contro i circa 88 mq della concessione scaduta.
Preso atto dell’occupazione senza titolo perpetrata, i militari intervenuti, sentito il pubblico ministero di turno della Procura della Repubblica di Locri, procedevano ad identificare V. M., 59 anni, per le ipotesi di occupazione abusiva di demanio marittimo, di violazioni paesaggistico ambientali per realizzazione di opere in area vincolata ed a porre sotto sequestro preventivo l’area demaniale marittima, per la superficie complessiva di circa 430 mq, su cui insistono le seguenti strutture:
In un altro accertamento, durante un’operazione rientrante nell’ambito della pianificazione prefettizia denominata “Focus n’drangheta” di controllo delle strutture ricreative/stabilimenti balneari ubicate sul demanio marittimo, condotta in località lungomare del Comune, hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Locri il titolare di un ristorante per il reato di abusiva occupazione di spazio demaniale marittimo, innovazioni non autorizzate e violazioni paesaggistico-ambientali.
Durante i controlli, è stato verificato che la veranda ed annessa area asservita al locale commerciale era privo di autorizzazione e pertanto utilizzato illecitamente. Sentito il magistrato di turno della Procura di Locri, si procedeva a porre sotto sequestro preventivo l’intera area demaniale marittima, per una superficie complessiva di circa 33 mq.
Anche in questo caso l’attività d’iniziativa posta in essere è stata convalidata dal Giudice per le indagini preliminari, giusta richiesta del magistrato titolare delle indagini.
Le attività di monitoraggio e di controllo disposte e coordinate dalla Direzione marittima proseguiranno senza soste al fine di garantire il corretto utilizzo del demanio marittimo e dell’ambiente marino-costiero da parte di tutti gli utenti del mare.
Nel primo accertamento effettuato presso un rinomato stabilimento balneare è stato riscontrato che il soggetto che stava effettuando lavori di manutenzione e ristrutturazione era privo di qualsivoglia autorizzazione amministrativa che lo autorizzasse a occupare l’area demaniale marittima.
Infatti dalle prime risultanze investigative è emerso che la concessione era scaduta nel 2008 e non era stata mai prorogata. Altra anomalia sta nell’effettiva occupazione misurata, infatti i riscontri sul posto hanno fatto emergere una occupazione per circa 423 mq contro i circa 88 mq della concessione scaduta.
Preso atto dell’occupazione senza titolo perpetrata, i militari intervenuti, sentito il pubblico ministero di turno della Procura della Repubblica di Locri, procedevano ad identificare V. M., 59 anni, per le ipotesi di occupazione abusiva di demanio marittimo, di violazioni paesaggistico ambientali per realizzazione di opere in area vincolata ed a porre sotto sequestro preventivo l’area demaniale marittima, per la superficie complessiva di circa 430 mq, su cui insistono le seguenti strutture:
- un chiosco di legno delle dimensioni di 130 mq circa, collocato su di una piattaforma in cemento ove all’interno del manufatto vi erano lavori di ristrutturazione in corso;
- pavimentazione con mattoni in cotto dell’area circostante la menzionata struttura (circa 300 mq).
In un altro accertamento, durante un’operazione rientrante nell’ambito della pianificazione prefettizia denominata “Focus n’drangheta” di controllo delle strutture ricreative/stabilimenti balneari ubicate sul demanio marittimo, condotta in località lungomare del Comune, hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Locri il titolare di un ristorante per il reato di abusiva occupazione di spazio demaniale marittimo, innovazioni non autorizzate e violazioni paesaggistico-ambientali.
Durante i controlli, è stato verificato che la veranda ed annessa area asservita al locale commerciale era privo di autorizzazione e pertanto utilizzato illecitamente. Sentito il magistrato di turno della Procura di Locri, si procedeva a porre sotto sequestro preventivo l’intera area demaniale marittima, per una superficie complessiva di circa 33 mq.
Anche in questo caso l’attività d’iniziativa posta in essere è stata convalidata dal Giudice per le indagini preliminari, giusta richiesta del magistrato titolare delle indagini.
Le attività di monitoraggio e di controllo disposte e coordinate dalla Direzione marittima proseguiranno senza soste al fine di garantire il corretto utilizzo del demanio marittimo e dell’ambiente marino-costiero da parte di tutti gli utenti del mare.
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