ROSARNO. Nell’ambito di un servizio di controllo del territorio finalizzato alla prevenzione e repressione del traffico di sostanze stupefacenti, i carabinieri della locale Tenenza, assieme ai militari del Nucleo radiomobile della Compagnia di Gioia Tauro, hanno arrestato in flagranza di reato Domenico Surace, 28 anni, del luogo e i reggini Dario Candido, 21 anni e Gianluca Mirisciotti, entrambi pregiudicati, per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso.
L’arresto è avvenuto a seguito di una perquisizione domiciliare effettuata nell’abitazione di Surace, soggetto sottoposto agli arresti domiciliari per reati in materia di armi.
I carabinieri, insospettiti dal continuo andirivieni di giovani presso l’abitazione di Domenico Surace, hanno deciso di fare un controllo.
Una volta entrati all’interno dell’abitazione i militari hanno sorpreso i tre giovani che, all’interno della stanza da letto, erano intenti a confezionare della marijuana per un peso complessivo di oltre un chilogrammo.
Per questo motivo i tre sono stati dichiarati in arresto in flagranza di reato e accompagnati negli uffici della Tenenza e, al termine degli adempimenti di rito, sono stati tradotti nella Casa circondariale di Reggio Arghillà.
La droga sequestrata, invece, sarà inviata al Ris di Messina per le analisi tossicologiche.
L’arresto è avvenuto a seguito di una perquisizione domiciliare effettuata nell’abitazione di Surace, soggetto sottoposto agli arresti domiciliari per reati in materia di armi.
I carabinieri, insospettiti dal continuo andirivieni di giovani presso l’abitazione di Domenico Surace, hanno deciso di fare un controllo.
Una volta entrati all’interno dell’abitazione i militari hanno sorpreso i tre giovani che, all’interno della stanza da letto, erano intenti a confezionare della marijuana per un peso complessivo di oltre un chilogrammo.
Per questo motivo i tre sono stati dichiarati in arresto in flagranza di reato e accompagnati negli uffici della Tenenza e, al termine degli adempimenti di rito, sono stati tradotti nella Casa circondariale di Reggio Arghillà.
La droga sequestrata, invece, sarà inviata al Ris di Messina per le analisi tossicologiche.
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