REGGIO CALABRIA. Una gremitissima sala della parrocchia Sacro Cuore di Gesù, nella serata organizzata da Rifiuti Zero e Coordinamento Ambiente, ha accolto l’attore Alessio Di Modica e i suoi “I Cunti del mare, storie di pescatori siciliani”.
Uno spettacolo travolgente che, con ritmo incalzante ha snocciolato racconti, preghiere e leggende di chi vive il mare catapultando lo spettatore in una dimensione poetica e suggestiva.
Uno stile di vita di una comunità retta da “leggi non scritte”, basate sul rispetto dei luoghi e dei tempi del mare, travolto dall’arrivo della piattaforma del petrolchimico.
L’epilogo ribalta ciò che è stato per millenni offrendo uno scenario comune a molte realtà del nostro Sud: territori svenduti in nome di un ricatto occupazionale che non è mai riuscito a compensare la Bellezza tradita e depredata.
Il dibattito che ne è seguito ha posto l’accento sulla necessità di osservare le regole della raccolta differeziata, con modalità di “porta a porta”, sentire proprio ciò che ci circonda, averne cura e difenderlo.
Tante le domande rivolte dai cittadini ad uno dei responsabili dell’Avr, Lucianò Praticò; molti invece gli interrogativi rimasti inevasi che gli spettatori avrebbero voluto rivolgere all’Amministrazione comunale, invitata ma assente.
Come Coordinamento per l’ambiente, che da pochi mesi opera sul territorio per sollecitare interventi che migliorino il decoro urbano, ci preme sottolineare come questa sfida possiamo vincerla se l’agire sarà comune e concertato; se l’amministrazione si porrà in ascolto dei cittadini e se alle norme scritte si accompagneranno modalità adeguate alle esigenze della comunità in continua evoluzione e che esprime bisogni urgenti.
Ci auguriamo che il percorso intrapreso possa dare i frutti sperati, che si possa incidere su una mentalità che alcune volte trascura che un’azione insana determina conseguenze negative anche su chi la compie e per questo a breve incontreremo i quartieri per capire le criticità e di conseguenza solleciteremo interventi mirati forti, speriamo, dell’aiuto delle parrocchie e degli istituti scolastici di riferimento.
Uno spettacolo travolgente che, con ritmo incalzante ha snocciolato racconti, preghiere e leggende di chi vive il mare catapultando lo spettatore in una dimensione poetica e suggestiva.
Uno stile di vita di una comunità retta da “leggi non scritte”, basate sul rispetto dei luoghi e dei tempi del mare, travolto dall’arrivo della piattaforma del petrolchimico.
L’epilogo ribalta ciò che è stato per millenni offrendo uno scenario comune a molte realtà del nostro Sud: territori svenduti in nome di un ricatto occupazionale che non è mai riuscito a compensare la Bellezza tradita e depredata.
Il dibattito che ne è seguito ha posto l’accento sulla necessità di osservare le regole della raccolta differeziata, con modalità di “porta a porta”, sentire proprio ciò che ci circonda, averne cura e difenderlo.
Tante le domande rivolte dai cittadini ad uno dei responsabili dell’Avr, Lucianò Praticò; molti invece gli interrogativi rimasti inevasi che gli spettatori avrebbero voluto rivolgere all’Amministrazione comunale, invitata ma assente.
Come Coordinamento per l’ambiente, che da pochi mesi opera sul territorio per sollecitare interventi che migliorino il decoro urbano, ci preme sottolineare come questa sfida possiamo vincerla se l’agire sarà comune e concertato; se l’amministrazione si porrà in ascolto dei cittadini e se alle norme scritte si accompagneranno modalità adeguate alle esigenze della comunità in continua evoluzione e che esprime bisogni urgenti.
Ci auguriamo che il percorso intrapreso possa dare i frutti sperati, che si possa incidere su una mentalità che alcune volte trascura che un’azione insana determina conseguenze negative anche su chi la compie e per questo a breve incontreremo i quartieri per capire le criticità e di conseguenza solleciteremo interventi mirati forti, speriamo, dell’aiuto delle parrocchie e degli istituti scolastici di riferimento.
Coordinamento per l’Ambiente
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