REGGIO CALABRIA. «Ho firmato il registro di cittadinanza consapevole per rimarcare la mia posizione contro ogni tipo di mafia».
Il candidato al Senato della Repubblica nel collegio uninominale di Reggio Calabria, Marco Siclari, sabato si è recato in Prefettura ad apporre la propria firma, per dare un segnale forte e concreto ribadendo quel concetto di onestà che, oltre ad essere parte fondamentale dello suo slogan per questa campagna elettorale, è senza dubbio un modus operandi che da sempre caratterizza il suo operato. Siclari ha inteso ribadire come la firma sia l’assunzione di un impegno concreto finalizzato a fare della propria azione politica una concreta espressione di legalità.
Il candidato di Forza Italia ha ribadito come «non occorra intasare gli uffici giudiziari con denunce che nulla hanno a che spartire con eventi di alcuna rilevanza penale».
«Lasciamo che la Procura di Reggio Calabria – ha proseguito Siclari – possa continuare ad occuparsi delle inchieste che permettono di liberare il territorio dalla criminalità organizzata, considerato che i magistrati del distretto lavorano già con croniche e gravi carenze d’organico tanto nei ruoli requirenti che in quelli giudicanti».
Il candidato Siclari ha poi voluto rimarcare come, proprio «in virtù dell’eccellente ruolo svolto dalla magistratura reggina», la politica deve «tornare a fare ciò che le compete, ossia pensare a come programmare e portare a termine gli investimenti necessari per ridare slancio al territorio reggino, anche e soprattutto attraverso la costruzione di infrastrutture più che mai essenziali creando “occupazione sana” che toglie linfa alla criminalità».
Per Siclari «il rischio che vi possano essere infiltrazioni mafiose nei grandi cantieri non può e non deve essere un freno per la realizzazione delle opere pubbliche, confidando da sempre nella vigilanza operata dalle istituzioni. Tocca a noi mettere a punto ogni percorso utile perché quanto programmato possa essere portato a compimento nel pieno rispetto della legalità attraverso un costante coinvolgimento della procura e della magistratura affinchè i cittadini possano godere del vero rilancio del territorio reggino».
Ritenendo fondamentale il lavoro svolto dalla magistratura che da sempre lotta in un paese difficile e dimostrando piena vicinanza a tutti i cittadini onesti e i sani imprenditori che rappresentano la maggioranza a Reggio Calabria, Siclari evidenzia come «rimanendo in tema di comizi, anche a me è stata ritirata improvvisamente l’autorizzazione per il gazebo a Reggio Calabria, ma non ho ritenuto necessario innescare alcuna polemica o gridare al complotto nel rispetto del lavoro svolto con serietà dai dipendenti comunali».
Siclari ha spiegato come non abbia «alcun senso pensare di doversi rivolgere alla Procura per un fatto simile e non è produttivo pensare sempre a complotti».
Come più volte ribadito, Siclari ha concluso ricordando che «l’onestà non è un obbiettivo da porre all’interno dei programmi e sbandierato in campagna elettorale ma, piuttosto, deve essere il presupposto essenziale di ogni azione politica e personale».
Il candidato al Senato della Repubblica nel collegio uninominale di Reggio Calabria, Marco Siclari, sabato si è recato in Prefettura ad apporre la propria firma, per dare un segnale forte e concreto ribadendo quel concetto di onestà che, oltre ad essere parte fondamentale dello suo slogan per questa campagna elettorale, è senza dubbio un modus operandi che da sempre caratterizza il suo operato. Siclari ha inteso ribadire come la firma sia l’assunzione di un impegno concreto finalizzato a fare della propria azione politica una concreta espressione di legalità.
Il candidato di Forza Italia ha ribadito come «non occorra intasare gli uffici giudiziari con denunce che nulla hanno a che spartire con eventi di alcuna rilevanza penale».
«Lasciamo che la Procura di Reggio Calabria – ha proseguito Siclari – possa continuare ad occuparsi delle inchieste che permettono di liberare il territorio dalla criminalità organizzata, considerato che i magistrati del distretto lavorano già con croniche e gravi carenze d’organico tanto nei ruoli requirenti che in quelli giudicanti».
Il candidato Siclari ha poi voluto rimarcare come, proprio «in virtù dell’eccellente ruolo svolto dalla magistratura reggina», la politica deve «tornare a fare ciò che le compete, ossia pensare a come programmare e portare a termine gli investimenti necessari per ridare slancio al territorio reggino, anche e soprattutto attraverso la costruzione di infrastrutture più che mai essenziali creando “occupazione sana” che toglie linfa alla criminalità».
Per Siclari «il rischio che vi possano essere infiltrazioni mafiose nei grandi cantieri non può e non deve essere un freno per la realizzazione delle opere pubbliche, confidando da sempre nella vigilanza operata dalle istituzioni. Tocca a noi mettere a punto ogni percorso utile perché quanto programmato possa essere portato a compimento nel pieno rispetto della legalità attraverso un costante coinvolgimento della procura e della magistratura affinchè i cittadini possano godere del vero rilancio del territorio reggino».
Ritenendo fondamentale il lavoro svolto dalla magistratura che da sempre lotta in un paese difficile e dimostrando piena vicinanza a tutti i cittadini onesti e i sani imprenditori che rappresentano la maggioranza a Reggio Calabria, Siclari evidenzia come «rimanendo in tema di comizi, anche a me è stata ritirata improvvisamente l’autorizzazione per il gazebo a Reggio Calabria, ma non ho ritenuto necessario innescare alcuna polemica o gridare al complotto nel rispetto del lavoro svolto con serietà dai dipendenti comunali».
Siclari ha spiegato come non abbia «alcun senso pensare di doversi rivolgere alla Procura per un fatto simile e non è produttivo pensare sempre a complotti».
Come più volte ribadito, Siclari ha concluso ricordando che «l’onestà non è un obbiettivo da porre all’interno dei programmi e sbandierato in campagna elettorale ma, piuttosto, deve essere il presupposto essenziale di ogni azione politica e personale».
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