SANT’EUFEMIA d’ASPROMONTE. Ieri, nell’ambito del Piano di azione nazionale e transnazionale denominato “Focus ‘ndrangheta”, personale della Squadra mobile di Reggio Calabria e del Commissariato di PS di Palmi ha arrestato, in flagranza dei reati di detenzione illegale di munizioni e armi clandestine e di furto aggravato di energia elettrica, una donna di 60 anni, del luogo.
Il personale della Polizia di Stato ha effettuato 6 perquisizioni domiciliari finalizzate alla ricerca di armi, munizioni e materiale esplodente illegalmente detenuto, una delle quali presso l’abitazione della donna.
La perquisizione nell’appartamento ha dato esito negativo, tuttavia, in due cantine nella disponibilità dell’arrestata sono state rinvenute e sequestrate 2 pistole, di cui una con matricola abrasa, 1 revolver, 1 carabina con matricola abrasa, vari caricatori, di cui uno per fucile d’assalto e centinaia di munizioni di vario calibro.
Tutto il materiale era detenuto illegalmente. Durante lo svolgimento dell’attività di polizia giudiziaria è stato anche richiesto l’intervento di personale dell’Enel che ha constatato che il contatore della luce installato all’interno dell’abitazione della donna era allacciato in maniera abusiva alla rete elettrica.
A conclusione delle formalità di rito, in ottemperanza alle disposizioni impartite dall’Autorità giudiziaria competente, la donna è stata ristretta in regime di detenzione domiciliare.
Il personale della Polizia di Stato ha effettuato 6 perquisizioni domiciliari finalizzate alla ricerca di armi, munizioni e materiale esplodente illegalmente detenuto, una delle quali presso l’abitazione della donna.
La perquisizione nell’appartamento ha dato esito negativo, tuttavia, in due cantine nella disponibilità dell’arrestata sono state rinvenute e sequestrate 2 pistole, di cui una con matricola abrasa, 1 revolver, 1 carabina con matricola abrasa, vari caricatori, di cui uno per fucile d’assalto e centinaia di munizioni di vario calibro.
Tutto il materiale era detenuto illegalmente. Durante lo svolgimento dell’attività di polizia giudiziaria è stato anche richiesto l’intervento di personale dell’Enel che ha constatato che il contatore della luce installato all’interno dell’abitazione della donna era allacciato in maniera abusiva alla rete elettrica.
A conclusione delle formalità di rito, in ottemperanza alle disposizioni impartite dall’Autorità giudiziaria competente, la donna è stata ristretta in regime di detenzione domiciliare.
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