ROMA. Martedì prossimo al Palazzo dell'Informazione di Adnkronos sarà presentato alle ore 17 il libro del giornalista reggino Franco Calabrò 'Il Mestieraccio', edito da Media&Books.
All'incontro partecipano il giudice Vincenzo Gaetano Capozza, presidente di Sezione del Tribunale di Roma, i giornalisti Mario Nanni, cronista parlamentare, Francesca Parisella di Matrix e Carlo Parisi, giornalista e segretario generale aggiunto della Federazione Nazionale della Stampa Italiana.
Il dibattito con l'autore sarà moderato dal giornalista ed editore Santo Strati. Tra i tanti libri di giornalisti, tra ricordi e aneddotica, il volume di Franco Calabrò si distingue perché non solo racconta, seguendo il filo dei ricordi, 50 anni di carriera, ma indica anche ai giovani che aspirano alla professione quanto sia accidentato - oggi più che mai - il mestiere più bello del mondo.
È un 'mestieraccio' dice l'autore, ma aggiunge subito che non lo cambierebbe per tutto l'oro del mondo, e spiega perché.
Franco Calabrò, giornalista di lungo corso - spulciando dai suoi preziosi e riservatissimi taccuini - traccia un affresco quanto mai suggestivo e affascinante del mestiere. Dagli scoop al lavoro di desk, dagli incontri agli scontri con persone, personaggi e luoghi che hanno lasciato il segno.
Ne esce fuori un racconto palpitante e senza dubbio coinvolgente su com'è cambiato il lavoro di giornalista e quanto sia difficile fare questa professione che richiede ancora passione, dedizione e tanti sacrifici.
All'incontro partecipano il giudice Vincenzo Gaetano Capozza, presidente di Sezione del Tribunale di Roma, i giornalisti Mario Nanni, cronista parlamentare, Francesca Parisella di Matrix e Carlo Parisi, giornalista e segretario generale aggiunto della Federazione Nazionale della Stampa Italiana.
Il dibattito con l'autore sarà moderato dal giornalista ed editore Santo Strati. Tra i tanti libri di giornalisti, tra ricordi e aneddotica, il volume di Franco Calabrò si distingue perché non solo racconta, seguendo il filo dei ricordi, 50 anni di carriera, ma indica anche ai giovani che aspirano alla professione quanto sia accidentato - oggi più che mai - il mestiere più bello del mondo.
È un 'mestieraccio' dice l'autore, ma aggiunge subito che non lo cambierebbe per tutto l'oro del mondo, e spiega perché.
Franco Calabrò, giornalista di lungo corso - spulciando dai suoi preziosi e riservatissimi taccuini - traccia un affresco quanto mai suggestivo e affascinante del mestiere. Dagli scoop al lavoro di desk, dagli incontri agli scontri con persone, personaggi e luoghi che hanno lasciato il segno.
Ne esce fuori un racconto palpitante e senza dubbio coinvolgente su com'è cambiato il lavoro di giornalista e quanto sia difficile fare questa professione che richiede ancora passione, dedizione e tanti sacrifici.
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