REGGIO CALABRIA. Caro direttore e cara redazione, utilizziamo questa pagina con la speranza che possiate ospitare in questo spazio la voce e lo sdegno di chi ogni giorno è costretto a dover fare i conti con l'incuria dei "cittadini" prima e l'incapacità dell'amministrazione dopo.
Per chi come lo scrivente non rimane solo in superficie tra le vie principali del corso e limitrofe ma spinto da motivi personali e professionali deve immergersi nelle viuzze della città, non ci mette molto a incappare in vie e piazze come quella che incrocia tra la via Domenico Muratori e la via Cesare Battisti, proprio di lato all'istituto comprensivo De Amicis - Bolani e trovare una cruenta espressione di degrado urbano, dove alberga la strafottenza e il lassismo tipico evidentemente di una parte della popolazione reggina.
La mancanza di illuminazione la sera rende quell'area terreno fertile per vandalismi e atti privi di decoro, mentre il giorno i nostri figli trovano alla luce del sole vetri rotti di bottiglie tra l'erba alta anche un metro.
Tale denuncia, per quello che può valere e che può provocare, non vuole assolutamente puntare il dito contro nessuno in particolar modo ma aprire anche se in modo forse troppo velleitario una riflessione sull'assenza di educazione civica da un lato e abbandono delle istituzioni dall'altro. Due temi che non possono essere scissi per un'analisi che vuole arrivare al cuore del problema.
Per rendere meglio e più reale l'idea si allegano foto di quell'area.
Sperando che esistano ancora presidi di legalità e civiltà in questa martoriata e offesa città si confida in una pronta e efficace risposta da parte delle istituzioni.
Per chi come lo scrivente non rimane solo in superficie tra le vie principali del corso e limitrofe ma spinto da motivi personali e professionali deve immergersi nelle viuzze della città, non ci mette molto a incappare in vie e piazze come quella che incrocia tra la via Domenico Muratori e la via Cesare Battisti, proprio di lato all'istituto comprensivo De Amicis - Bolani e trovare una cruenta espressione di degrado urbano, dove alberga la strafottenza e il lassismo tipico evidentemente di una parte della popolazione reggina.
La mancanza di illuminazione la sera rende quell'area terreno fertile per vandalismi e atti privi di decoro, mentre il giorno i nostri figli trovano alla luce del sole vetri rotti di bottiglie tra l'erba alta anche un metro.
Tale denuncia, per quello che può valere e che può provocare, non vuole assolutamente puntare il dito contro nessuno in particolar modo ma aprire anche se in modo forse troppo velleitario una riflessione sull'assenza di educazione civica da un lato e abbandono delle istituzioni dall'altro. Due temi che non possono essere scissi per un'analisi che vuole arrivare al cuore del problema.
Per rendere meglio e più reale l'idea si allegano foto di quell'area.
Sperando che esistano ancora presidi di legalità e civiltà in questa martoriata e offesa città si confida in una pronta e efficace risposta da parte delle istituzioni.
D. B.
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