REGGIO CALABRIA. Si è recentemente conclusa l’operazione complessa regionale denominata “Rostrum” per il controllo della filiera della pesca a tutela degli stock ittici, per la tutela delle risorse marine e a garanzia della salute dei consumatori.
L’operazione ha coinvolto tutti gli uffici periferici della Direzione marittima reggina, coordinati dal Reparto operativo – 5° Centro di controllo area pesca, secondo le direttive impartite dal direttore marittimo della Calabria e della Lucania, capitano di vascello Giancarlo Russo.
I controlli eseguiti hanno interessato l’intera filiera della pesca, al fine di verificare il rispetto della normativa di settore che impone il divieto di catture di alcune specie ittiche e l’osservanza delle disposizioni in materia igienico sanitaria a tutela del consumatore finale.
Particolare attenzione è stata posta su:
Lo stesso prodotto, dopo l’ispezione del medico veterinario della locale Asp è stato dichiarato idoneo al consumo umano e pertanto donato in beneficenza a diversi istituti caritatevoli.
La Guardia costiera invita la collettività a presentare la massima attenzione nell’acquisto dei prodotti ittici, privilegiando quelli che rispettano le procedure di garanzia e salubrità alimentare in materia di etichettatura e tracciabilità, evitando di acquistare quelli venduti illecitamente, da parte di ambulanti non autorizzati.
Si ricorda inoltre, che la pesca di prodotto ittico di taglia inferiore a quella consentita e la pesca illegale di grandi pelagici (tonno rosso e pesce spada) rientranti nel programma specifico di controllo della specie al fine di ripopolamento, oltre a costituire un illecito, provoca un danno per l’ecosistema marino.
La normativa vigente punisce, oltre la pesca, anche la detenzione e la vendita di prodotto sotto misura e proveniente da pesca illegale.
L’operazione ha coinvolto tutti gli uffici periferici della Direzione marittima reggina, coordinati dal Reparto operativo – 5° Centro di controllo area pesca, secondo le direttive impartite dal direttore marittimo della Calabria e della Lucania, capitano di vascello Giancarlo Russo.
I controlli eseguiti hanno interessato l’intera filiera della pesca, al fine di verificare il rispetto della normativa di settore che impone il divieto di catture di alcune specie ittiche e l’osservanza delle disposizioni in materia igienico sanitaria a tutela del consumatore finale.
Particolare attenzione è stata posta su:
- contrasto alla pesca illegale di esemplari di pesce spada e tonno rosso;
- contrasto alla pesca e vendita di prodotto ittico sottomisura;
- verifica delle condizioni igienico-sanitarie dei prodotti pescati e commercializzati, degli automezzi adibiti al trasporto e dei locali commerciali ove i prodotti ittici vengono posti in vendita;
- utilizzo improprio delle reti da pesca con particolare riguardo alle reti a strascico e reti derivanti.
- 20 sanzioni amministrative, per un importo complessivo di circa 40.000 euro e sequestro di circa 800 Kg di prodotti ittici;
- 9 denunce penali, per cattivo stato di conservazione dei prodotti alimentari con il sequestro di circa 150 Kg di prodotto ittico, per navigazione oltre i limiti dell’abilitazione e per tentata frode in commercio;
- 6 sequestri di vari attrezzi da pesca utilizzati illegalmente, di cui circa 2.000 metri di “palangari” e circa 700 metri “reti da posta”.
- 9 sanzioni amministrative, per un importo complessivo di circa 16.000 euro con il sequestro di circa 550 Kg di prodotti ittici;
- 3 denunce penali con sequestro di circa 150 kg di prodotto ittico.
Lo stesso prodotto, dopo l’ispezione del medico veterinario della locale Asp è stato dichiarato idoneo al consumo umano e pertanto donato in beneficenza a diversi istituti caritatevoli.
La Guardia costiera invita la collettività a presentare la massima attenzione nell’acquisto dei prodotti ittici, privilegiando quelli che rispettano le procedure di garanzia e salubrità alimentare in materia di etichettatura e tracciabilità, evitando di acquistare quelli venduti illecitamente, da parte di ambulanti non autorizzati.
Si ricorda inoltre, che la pesca di prodotto ittico di taglia inferiore a quella consentita e la pesca illegale di grandi pelagici (tonno rosso e pesce spada) rientranti nel programma specifico di controllo della specie al fine di ripopolamento, oltre a costituire un illecito, provoca un danno per l’ecosistema marino.
La normativa vigente punisce, oltre la pesca, anche la detenzione e la vendita di prodotto sotto misura e proveniente da pesca illegale.
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