GROSSETO. Il maresciallo ordinario Manolo Catania, comandante di Plotone dello Squadrone Blindo Pesanti del 3° Reggimento “Savoia Cavalleria” è stato premiato come “Hero of the battle” per l’altissimo standard operativo mantenuto dal sottufficiale in tutte la fasi esercitative e in particolare per gli eventi del 3 maggio scorso quando il suo equipaggio ha distrutto, attraverso il sistema di simulazione “Miles”, 8 veicoli da combattimento “BMP2” e 4 carri armati “T80” e al comando del plotone ha saputo gestire la manovra interdicendo l’avanzata delle forze contrapposte.
Sottufficiale con alle spalle una lunga esperienza al comando di uomini, il maresciallo Catania, 40 anni, ha frequentato il 12° corso della Scuola Sottufficiali dell’Esercito.
Già proveniente dalla categoria dei graduati di truppa, vi ha prestato servizio fino al grado di caporal maggiore capo con l’incarico di esploratore per blindo leggera ed è stato impiegato in diverse missioni all’estero come Kosovo, Bosnia, Iraq e Libano.
Nato e vissuto a Siracusa fino all’età di 20 anni è poi partito per coltivare la sua passione più grande: la carriera militare nell’Esercito.
Lo squadrone del reggimento "Savoia Cavalleria" impegnato da circa un mese nell'esercitazione "Saber Junction", lo scorso 23 maggio ha fatto rientro in Italia.
I cavalieri paracadutisti della Brigata "Folgore", si sono particolarmente distinti al Joint Multinational Readiness Centre di Hohenfels per un ciclo addestrativo propedeutico all'impiego nell'operazione "Leonte" in Libano.
Lo Squadrone blindo pesanti "Manusardi", inquadrato al fianco del Queen's Royal Hussars Regiment inglese e del 2nd Cavalry Regiment statunitense, ha preso parte all'operazione della componente blindo-corazzata della forza multinazionale, testando la capacità di cooperazione a livello internazionale e dando prova di versatilità e alto livello professionale.
La trasformazione del reggimento “Savoia Cavalleria” in unità di cavalleria paracadutisti della Brigata Folgore, è ora una realtà concreta che mostra i suoi frutti anche nella piena integrazione raggiunta con gli altri reparti delle aviotruppe.
Le eccellenti professionalità che costituiscono la Brigata paracadutisti "Folgore" e tutto l'Esercito Italiano, anche in questa ennesima parentesi addestrativa in campo internazionale, hanno sottolineato l'alta qualità del modello di difesa del nostro Paese.
maresciallo Manolo Catania |
Già proveniente dalla categoria dei graduati di truppa, vi ha prestato servizio fino al grado di caporal maggiore capo con l’incarico di esploratore per blindo leggera ed è stato impiegato in diverse missioni all’estero come Kosovo, Bosnia, Iraq e Libano.
Nato e vissuto a Siracusa fino all’età di 20 anni è poi partito per coltivare la sua passione più grande: la carriera militare nell’Esercito.
Lo squadrone del reggimento "Savoia Cavalleria" impegnato da circa un mese nell'esercitazione "Saber Junction", lo scorso 23 maggio ha fatto rientro in Italia.
I cavalieri paracadutisti della Brigata "Folgore", si sono particolarmente distinti al Joint Multinational Readiness Centre di Hohenfels per un ciclo addestrativo propedeutico all'impiego nell'operazione "Leonte" in Libano.
Lo Squadrone blindo pesanti "Manusardi", inquadrato al fianco del Queen's Royal Hussars Regiment inglese e del 2nd Cavalry Regiment statunitense, ha preso parte all'operazione della componente blindo-corazzata della forza multinazionale, testando la capacità di cooperazione a livello internazionale e dando prova di versatilità e alto livello professionale.
La trasformazione del reggimento “Savoia Cavalleria” in unità di cavalleria paracadutisti della Brigata Folgore, è ora una realtà concreta che mostra i suoi frutti anche nella piena integrazione raggiunta con gli altri reparti delle aviotruppe.
Le eccellenti professionalità che costituiscono la Brigata paracadutisti "Folgore" e tutto l'Esercito Italiano, anche in questa ennesima parentesi addestrativa in campo internazionale, hanno sottolineato l'alta qualità del modello di difesa del nostro Paese.
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