REGGIO CALABRIA. Nel 50° anniversario della morte del brigadiere delle Guardie di pubblica sicurezza Filippo Foti, “Medaglia d’oro al Valore Militare”, deceduto il 30 settembre 1967 a seguito dell’esplosione di un ordigno, il Servizio di Polizia Ferroviaria, in segno di vicinanza ai familiari del compianto defunto, ha voluto organizzare un momento commemorativo.
Una corona d’alloro è stata deposta nella cappella di famiglia del brigadiere Foti, nel cimitero di San Giovanni in Pellaro con la partecipazione di parenti, amici e colleghi di lavoro di Filippo Foti.
La cerimonia è stata officiata dal Cappellano della Polizia di Stato don Pasquale Geria, alla presenza del vice questore vicario dottor Roberto Pellicone, del dirigente dell’Ufficio Polfer dottoressa Lorena Paparo e di una rappresentanza di personale della Polizia di Stato reggina.
Filippo Foti, era nato a Syracuse (Usa) il 4 luglio del 1916, dove i genitori erano emigrati. Rientrato a Reggio l’11 novembre 1923, frequentò l’Istituto tecnico industriale ‘Panella’ e nel 1939 si arruolò nella polizia.
Il brigadiere di origine reggina, faceva parte dell’Ispettorato PS 4 zona ‘Veneto’ - Compartimento di Polizia Ferroviaria di Verona.
Il 30 settembre 1967, il treno ‘Alpen express’ Monaco-Roma era fermo al valico del Brennero, quando una viaggiatrice notò un giovane posare una valigetta nello scompartimento e si allontanò senza farvi ritorno.
La signora preoccupata da quanto visto, quando il treno si fermò alla stazione di Bolzano si precipitò negli uffici Polfer raccontando quanto accaduto, ma mentre avveniva il colloquio il treno era ripartito alla volta di Trento.
Dato l’allarme, nella Stazione di Trento intervennero gli eroici brigadiere Filippo Foti, reggino di 51 anni, comandante del locale Posto Polfer e la guardia scelta Edoardo Martini, vicentino di 44 anni.
Questi ultimi controllata la valigetta e resisi conto che potesse contenere esplosivo, l’afferrarono e di corsa si diressero verso un binario morto dove, all’improvviso, avvenne l’esplosione che dilaniò i due eroici poliziotti della Polfer.
Il 21 novembre del 1968, il ministro della Difesa, Paolo Emilio Taviani, concesse a Filippo Foti ed Edoardo Martini, la Medaglia d’oro al valor militare alla memoria.
Il brigadiere Foti, in precedenza, era stato insignito della medaglia d’Argento al merito di servizio.
In memoria dell’eroico brigadiere reggino sono state intitolate la locale caserma della Polizia Ferroviaria di via Luigi Galvani e la scuola primaria del quartiere San Leo.
Una corona d’alloro è stata deposta nella cappella di famiglia del brigadiere Foti, nel cimitero di San Giovanni in Pellaro con la partecipazione di parenti, amici e colleghi di lavoro di Filippo Foti.
La cerimonia è stata officiata dal Cappellano della Polizia di Stato don Pasquale Geria, alla presenza del vice questore vicario dottor Roberto Pellicone, del dirigente dell’Ufficio Polfer dottoressa Lorena Paparo e di una rappresentanza di personale della Polizia di Stato reggina.
Filippo Foti, era nato a Syracuse (Usa) il 4 luglio del 1916, dove i genitori erano emigrati. Rientrato a Reggio l’11 novembre 1923, frequentò l’Istituto tecnico industriale ‘Panella’ e nel 1939 si arruolò nella polizia.
Il brigadiere di origine reggina, faceva parte dell’Ispettorato PS 4 zona ‘Veneto’ - Compartimento di Polizia Ferroviaria di Verona.
Il 30 settembre 1967, il treno ‘Alpen express’ Monaco-Roma era fermo al valico del Brennero, quando una viaggiatrice notò un giovane posare una valigetta nello scompartimento e si allontanò senza farvi ritorno.
La signora preoccupata da quanto visto, quando il treno si fermò alla stazione di Bolzano si precipitò negli uffici Polfer raccontando quanto accaduto, ma mentre avveniva il colloquio il treno era ripartito alla volta di Trento.
MOVM Filippo Foti |
Questi ultimi controllata la valigetta e resisi conto che potesse contenere esplosivo, l’afferrarono e di corsa si diressero verso un binario morto dove, all’improvviso, avvenne l’esplosione che dilaniò i due eroici poliziotti della Polfer.
Il 21 novembre del 1968, il ministro della Difesa, Paolo Emilio Taviani, concesse a Filippo Foti ed Edoardo Martini, la Medaglia d’oro al valor militare alla memoria.
Il brigadiere Foti, in precedenza, era stato insignito della medaglia d’Argento al merito di servizio.
In memoria dell’eroico brigadiere reggino sono state intitolate la locale caserma della Polizia Ferroviaria di via Luigi Galvani e la scuola primaria del quartiere San Leo.
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