lunedì 25 settembre 2017

CINQUEFRONDI. Nigeriano arrestato per resistenza e violenza a pubblico ufficiale

CINQUEFRONDI. Ieri, i carabinieri della locale Stazione, coadiuvati dai colleghi del Norm – Aliquota radiomobile della Compagnia di Taurianova, hanno tratto in arresto il cittadino nigeriano Monday Omorogbe, 37 anni, noto alle forze dell’ordine, regolarmente presente sul territorio nazionale, ritenuto responsabile di “resistenza e violenza a pubblico ufficiale”.

Omorogbe, nel corso di una riunione pubblica tenutasi nella medioteca comunale “Pasquale Creazzo” tra rappresentanti dell’Amministrazione comunale, tra i quali il sindaco Michele Conia, e delegati della Cooperativa Sankara - che si occupa per conto della municipalità del progetto “Sprar (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) - per discutere la programmazione del servizio di accoglienza per i rifugiati, ha dato in escandescenze proferendo dapprima frasi ingiuriose all’indirizzo dei relatori e, successivamente, minacciando di morte e spintonando il Primo cittadino, intervenuto per tranquillizzare il soggetto esagitato.

I carabinieri, accorsi immediatamente sul posto a seguito di richiesta telefonica, hanno  tentato invano di  calmare Omorogbe e nel tentativo di identificarlo, sono stati fatti anche loro oggetto di una violenta reazione con frasi ingiuriose e minacciose.

L’uomo, pertanto, invitato a seguire gli operanti in caserma per l’identificazione, allo scopo di garantirsi l’impunità e la fuga, avrebbe afferrato con violenza la figlia neonata, in quel momento in braccio alla moglie, stringendola con forza al petto e iniziando a usarla come scudo, sferrando nel contempo calci contro i militari per guadagnare l’uscita.

A quel punto, gli operanti, nel riscontrare che la bimba, a causa della forte stretta esercitata dal padre, stava avendo difficoltà respiratorie, nel fare la massima attenzione a garantire l’incolumità della neonata, sono riusciti a liberarla dalla presa, scongiurando più gravi conseguenze per la piccola.

Monday Omorogbe, nel frattempo, ha continuato la sua violenta resistenza attraverso calci e pugni all’indirizzo degli operanti - due dei quali hanno riportato lesioni refertate - che, con difficoltà, sono riusciti finalmente a bloccarlo e a trarlo in arresto.

A seguito degli eventi, la neonata, visitata sul posto da sanitari appositamente chiamati dai carabinieri, non è stata riscontrata affetta da lesioni e pertanto, dopo consulto con i servizi sociali, è stata affidata alla madre, mentre l’arrestato è stato trattenuto nelle camere di sicurezza della Compagnia di Taurianova, in attesa del rito direttissimo, su disposizione della Procura della Repubblica di Palmi.

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