CINQUEFRONDI. Ieri, i carabinieri della locale Stazione, coadiuvati dai colleghi del Norm – Aliquota radiomobile della Compagnia di Taurianova, hanno tratto in arresto il cittadino nigeriano Monday Omorogbe, 37 anni, noto alle forze dell’ordine, regolarmente presente sul territorio nazionale, ritenuto responsabile di “resistenza e violenza a pubblico ufficiale”.
Omorogbe, nel corso di una riunione pubblica tenutasi nella medioteca comunale “Pasquale Creazzo” tra rappresentanti dell’Amministrazione comunale, tra i quali il sindaco Michele Conia, e delegati della Cooperativa Sankara - che si occupa per conto della municipalità del progetto “Sprar (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) - per discutere la programmazione del servizio di accoglienza per i rifugiati, ha dato in escandescenze proferendo dapprima frasi ingiuriose all’indirizzo dei relatori e, successivamente, minacciando di morte e spintonando il Primo cittadino, intervenuto per tranquillizzare il soggetto esagitato.
I carabinieri, accorsi immediatamente sul posto a seguito di richiesta telefonica, hanno tentato invano di calmare Omorogbe e nel tentativo di identificarlo, sono stati fatti anche loro oggetto di una violenta reazione con frasi ingiuriose e minacciose.
L’uomo, pertanto, invitato a seguire gli operanti in caserma per l’identificazione, allo scopo di garantirsi l’impunità e la fuga, avrebbe afferrato con violenza la figlia neonata, in quel momento in braccio alla moglie, stringendola con forza al petto e iniziando a usarla come scudo, sferrando nel contempo calci contro i militari per guadagnare l’uscita.
A quel punto, gli operanti, nel riscontrare che la bimba, a causa della forte stretta esercitata dal padre, stava avendo difficoltà respiratorie, nel fare la massima attenzione a garantire l’incolumità della neonata, sono riusciti a liberarla dalla presa, scongiurando più gravi conseguenze per la piccola.
Monday Omorogbe, nel frattempo, ha continuato la sua violenta resistenza attraverso calci e pugni all’indirizzo degli operanti - due dei quali hanno riportato lesioni refertate - che, con difficoltà, sono riusciti finalmente a bloccarlo e a trarlo in arresto.
A seguito degli eventi, la neonata, visitata sul posto da sanitari appositamente chiamati dai carabinieri, non è stata riscontrata affetta da lesioni e pertanto, dopo consulto con i servizi sociali, è stata affidata alla madre, mentre l’arrestato è stato trattenuto nelle camere di sicurezza della Compagnia di Taurianova, in attesa del rito direttissimo, su disposizione della Procura della Repubblica di Palmi.
Omorogbe, nel corso di una riunione pubblica tenutasi nella medioteca comunale “Pasquale Creazzo” tra rappresentanti dell’Amministrazione comunale, tra i quali il sindaco Michele Conia, e delegati della Cooperativa Sankara - che si occupa per conto della municipalità del progetto “Sprar (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) - per discutere la programmazione del servizio di accoglienza per i rifugiati, ha dato in escandescenze proferendo dapprima frasi ingiuriose all’indirizzo dei relatori e, successivamente, minacciando di morte e spintonando il Primo cittadino, intervenuto per tranquillizzare il soggetto esagitato.
I carabinieri, accorsi immediatamente sul posto a seguito di richiesta telefonica, hanno tentato invano di calmare Omorogbe e nel tentativo di identificarlo, sono stati fatti anche loro oggetto di una violenta reazione con frasi ingiuriose e minacciose.
L’uomo, pertanto, invitato a seguire gli operanti in caserma per l’identificazione, allo scopo di garantirsi l’impunità e la fuga, avrebbe afferrato con violenza la figlia neonata, in quel momento in braccio alla moglie, stringendola con forza al petto e iniziando a usarla come scudo, sferrando nel contempo calci contro i militari per guadagnare l’uscita.
A quel punto, gli operanti, nel riscontrare che la bimba, a causa della forte stretta esercitata dal padre, stava avendo difficoltà respiratorie, nel fare la massima attenzione a garantire l’incolumità della neonata, sono riusciti a liberarla dalla presa, scongiurando più gravi conseguenze per la piccola.
Monday Omorogbe, nel frattempo, ha continuato la sua violenta resistenza attraverso calci e pugni all’indirizzo degli operanti - due dei quali hanno riportato lesioni refertate - che, con difficoltà, sono riusciti finalmente a bloccarlo e a trarlo in arresto.
A seguito degli eventi, la neonata, visitata sul posto da sanitari appositamente chiamati dai carabinieri, non è stata riscontrata affetta da lesioni e pertanto, dopo consulto con i servizi sociali, è stata affidata alla madre, mentre l’arrestato è stato trattenuto nelle camere di sicurezza della Compagnia di Taurianova, in attesa del rito direttissimo, su disposizione della Procura della Repubblica di Palmi.
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