sabato 23 settembre 2017

GUARDIA COSTIERA. Tra Scilla e Bagnara sequestrato un palangaro di 3.000 metri e 4 "spadini"

REGGIO CALABRIA. Oggi, la Guardia costiera reggina con la dipendente unità navale CP 558 è intervenuta nelle acque del Tirreno meridionale tra Bagnara Calabra e Scilla con controlli mirati volti a scoraggiare la pesca abusiva di pesce spada sottomisura, cosidetti “spadini”.

L’attività di contrasto, che ha come obiettivo primario la tutela dell’ambiente marino e delle sue risorse, ha consentito di porre sotto sequestro un attrezzo da pesca lungo 3.000 metri e composto da 200 ami, utilizzato per l’abusiva cattura di pesce spada di piccole dimensioni.

I quattro esemplari di spada, dal peso complessivo di 16 kg sono stati rinvenuti già morti e pertanto sono stati posti sotto sequestro.

Il pesce spada, è una delle specie ittiche la cui pesca è disciplinata da normative speciali, in virtù del prelievo intensivo a cui è sottoposto lo stock ai fini del commercio.

Catturare individui al di sotto della misura minima consentita dalla legge (140 cm dall’estremità del rostro fino all’estremità più lunga della pinna caudale) non consente agli esemplari di raggiungere la maturità riproduttiva impedendo dunque la riproduzione. 

Il prodotto sequestrato, giudicato idoneo al consumo umano dalla competente Asp – Servizio veterinario, è stato donato ai locali istituti di beneficienza.

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