REGGIO CALABRIA. Dopo l'approvazione della legge di bilancio dove si emana una stabilizzazione per il personale precario dei Vigili del Fuoco, ne abbiamo sentite di tutti i colori, qualcuno afferma che è tutto merito suo, altri, che sino a qualche mese fa si dicevano pronti a supportare iniziative volte alla cancellazione del precariato nel Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, li senti offendere un'intera categoria che ha servito lo stato e che in alcuni casi ha visto morire colleghi durante l'intervento.
L'Associazione Nazionale Discontinui ci tiene a far riflettere questi discutibili personaggi utilizzando un messaggio di Papa Francesco infatti Bergoglio ha invitato i sindacati e i movimenti di lavoratori «ad essere esperti in solidarietà». Ma per fare questo, ha aggiunto, bisogna guardarsi da tre tentazioni: «La prima, quella dell’individualismo collettivista, cioè proteggere solo gli interessi di quanti rappresentate, ignorando il resto dei poveri, emarginati ed esclusi dal sistema.
Occorre investire in una solidarietà che vada oltre le muraglie della vostre associazioni, che protegga i diritti dei lavoratori, ma soprattutto di quelli i cui diritti non sono neppure riconosciuti. Sindacato è una parola bella che deriva dal greco dikein (fare giustizia) e syn (insieme).
Per favore, fate giustizia insieme, ma in solidarietà con tutti gli emarginati». Poi ha proseguito: «La mia seconda richiesta è di guardarvi dal cancro sociale della corruzione.
È terribile la corruzione di quelli che si dicono “sindacalisti”, che si mettono d’accordo con gli imprenditori e non si interessano dei lavoratori lasciando migliaia di colleghi senza lavoro; questa è una piaga che mina le relazioni e distrugge tante vite e tante famiglie. Non lasciate che gli interessi illeciti rovinino la vostra missione, così necessaria nel tempo in cui viviamo. Il mondo e l’intera creazione aspirano con speranza ad essere liberati dalla corruzione (cfr Rm 8,18-22). Siate fattori di solidarietà e di speranza per tutti. Non lasciatevi corrompere!».
Infine, «la terza richiesta», ha detto il Papa, «è di non dimenticarvi del vostro ruolo di educare coscienze alla solidarietà, al rispetto e alla cura. La consapevolezza della crisi del lavoro e dell’ecologia esige di tradursi in nuovi stili di vita e politiche pubbliche. Per dar vita a tali stili di vita e leggi, abbiamo bisogno che istituzioni come le vostre coltivino virtù sociali che favoriscano il fiorire di una nuova solidarietà globale, che ci permetta di sfuggire all’individualismo e al consumismo, e che ci motivino a mettere in discussione i miti di un progresso materiale indefinito e di un mercato senza regole giuste».
Oggi possiamo affermare che la politica ha fatto qualcosa per una categoria, che da sempre è stata utilizzata solo a scopi pubblicitari o per riempire le piazze quando le Organizzazioni sindacali organizzavano manifestazioni di piazza, noi dal canto nostro ringraziamo i parlamentari che ci hanno messo la faccia, è un piccolo passo, sicuramente poteva e doveva essere fatto qualcosa in più, questo è solo il primo passo e tanto altro si può e si deve fare.
Dopo aver lavorato attivamente con gli esponenti del governo in maniera costruttiva sino alle 5.24 del mattino di giorno 20 dicembre 2017, abbiamo preferito fare silenzio ed aspettare le reazioni di alcune sigle sindacali, infatti le stesse che oggi si pongono contro la stabilizzazione del personale precario dei Vigili del fuoco, sono le stesse che spingono ( non vuole essere una guerra tra poveri ) per l'assunzione del personale idoneo e non vincitore del concorso a 814 posti del 2008, infatti lo stesso è l'ultimo in ordine di tempo emanato dalla Pubblica amministrazione che vede assumere candidati con età avanzata cosa che non è avvenuta per i concorsi a 184 posti del 1998 o del 173 posti del 2001, nel calderone del concorso a 814 posti vi sono anche molti giovani, così come ci sono molti giovani per la stabilizzazione, quindi per coerenza non dovrebbero spingere per una procedura e denigrare l'altra quando le stesse comprendono lo stesso personale, con l'unica differenza che dalla stabilizzazione si assumono operatori con esperienza e professionalità acquisita sul campo nell'altra molti candidati non hanno mai indossato la nostra amatissima divisa.
Ad un rappresentante sindacale in particolare vorrei ricordare quanto ci siamo detti in occasione di un'audizione in prima commissione affari costituzionali, che poi ha anche ripetuto pubblicamente, quando lo stesso aveva rispetto per la nostra categoria e affermava di creare il cosiddetto anno zero, trovare le soluzioni per i precari, cancellare il precariato nel Corpo nazionale VVF per poi ripartire con concorsi a cadenza triennale e con età non superiore ai 30 anni.
Oggi questa persona in maniera offensiva ci definisce nonni, eppure quando sostituiamo il personale permanente, per carenza di organico.
Occorre investire in una solidarietà che vada oltre le muraglie della vostre associazioni, che protegga i diritti dei lavoratori, ma soprattutto di quelli i cui diritti non sono neppure riconosciuti. Sindacato è una parola bella che deriva dal greco dikein (fare giustizia) e syn (insieme).
Per favore, fate giustizia insieme, ma in solidarietà con tutti gli emarginati». Poi ha proseguito: «La mia seconda richiesta è di guardarvi dal cancro sociale della corruzione.
È terribile la corruzione di quelli che si dicono “sindacalisti”, che si mettono d’accordo con gli imprenditori e non si interessano dei lavoratori lasciando migliaia di colleghi senza lavoro; questa è una piaga che mina le relazioni e distrugge tante vite e tante famiglie. Non lasciate che gli interessi illeciti rovinino la vostra missione, così necessaria nel tempo in cui viviamo. Il mondo e l’intera creazione aspirano con speranza ad essere liberati dalla corruzione (cfr Rm 8,18-22). Siate fattori di solidarietà e di speranza per tutti. Non lasciatevi corrompere!».
Infine, «la terza richiesta», ha detto il Papa, «è di non dimenticarvi del vostro ruolo di educare coscienze alla solidarietà, al rispetto e alla cura. La consapevolezza della crisi del lavoro e dell’ecologia esige di tradursi in nuovi stili di vita e politiche pubbliche. Per dar vita a tali stili di vita e leggi, abbiamo bisogno che istituzioni come le vostre coltivino virtù sociali che favoriscano il fiorire di una nuova solidarietà globale, che ci permetta di sfuggire all’individualismo e al consumismo, e che ci motivino a mettere in discussione i miti di un progresso materiale indefinito e di un mercato senza regole giuste».
Oggi possiamo affermare che la politica ha fatto qualcosa per una categoria, che da sempre è stata utilizzata solo a scopi pubblicitari o per riempire le piazze quando le Organizzazioni sindacali organizzavano manifestazioni di piazza, noi dal canto nostro ringraziamo i parlamentari che ci hanno messo la faccia, è un piccolo passo, sicuramente poteva e doveva essere fatto qualcosa in più, questo è solo il primo passo e tanto altro si può e si deve fare.
Dopo aver lavorato attivamente con gli esponenti del governo in maniera costruttiva sino alle 5.24 del mattino di giorno 20 dicembre 2017, abbiamo preferito fare silenzio ed aspettare le reazioni di alcune sigle sindacali, infatti le stesse che oggi si pongono contro la stabilizzazione del personale precario dei Vigili del fuoco, sono le stesse che spingono ( non vuole essere una guerra tra poveri ) per l'assunzione del personale idoneo e non vincitore del concorso a 814 posti del 2008, infatti lo stesso è l'ultimo in ordine di tempo emanato dalla Pubblica amministrazione che vede assumere candidati con età avanzata cosa che non è avvenuta per i concorsi a 184 posti del 1998 o del 173 posti del 2001, nel calderone del concorso a 814 posti vi sono anche molti giovani, così come ci sono molti giovani per la stabilizzazione, quindi per coerenza non dovrebbero spingere per una procedura e denigrare l'altra quando le stesse comprendono lo stesso personale, con l'unica differenza che dalla stabilizzazione si assumono operatori con esperienza e professionalità acquisita sul campo nell'altra molti candidati non hanno mai indossato la nostra amatissima divisa.
Ad un rappresentante sindacale in particolare vorrei ricordare quanto ci siamo detti in occasione di un'audizione in prima commissione affari costituzionali, che poi ha anche ripetuto pubblicamente, quando lo stesso aveva rispetto per la nostra categoria e affermava di creare il cosiddetto anno zero, trovare le soluzioni per i precari, cancellare il precariato nel Corpo nazionale VVF per poi ripartire con concorsi a cadenza triennale e con età non superiore ai 30 anni.
Oggi questa persona in maniera offensiva ci definisce nonni, eppure quando sostituiamo il personale permanente, per carenza di organico.
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