REGGIO CALABRIA. Si è svolta oggi martedì 17 luglio, nella zona di mare compresa tra Corigliano-Rossano e Crotone, un’esercitazione complessa denominata “Seasubsarex - Pollex RC/2018” durante la quale sono state simulate le operazioni di soccorso a seguito di collisione tra una nave cisterna ed un corpo semisommerso con conseguente sversamento in mare di circa 200 metri cubi di greggio.
Le attività di Ricerca e Soccorso (Sar) e antinquinamento sono state coordinate dalla sala operativa della Direzione marittima - Guardia costiera di Reggio Calabria (5° M.R.S.C.), Autorità preposta al coordinamento degli interventi in caso di soccorso in mare e alla gestione degli inquinamenti marittimi secondo quanto stabilito nei vari Piani di emergenza.
L’esercitazione ha visto impiegate le unità navali della Guardia costiera della Capitaneria di porto di Corigliano, in particolare la motovedetta CP 841 adibita al soccorso in mare, designata quale “Autorità coordinatrice sul posto” e l’unità della Guardia di finanza della Sezione operativa navale di Corigliano, nonché di un elicottero AW-139 del 2° Nucleo aereo Guardia costiera di Catania.
La nave cisterna è stata simulata da un’imbarcazione da diporto e da un gommone della Guardia costiera mentre i naufraghi feriti sono stati simulati dal personale volontario della Croce Rossa Italiana di Cosenza, opportunamente truccati per simulare le varie ferite e traumi causati dall’incidente.
I naufraghi recuperati dalla nave cisterna sono stati tratti in salvo dai mezzi operanti e sbarcati nel porto di Corigliano-Rossano.
L’esercitazione ha avuto inizio con la simulazione della collisione e la conseguente richiesta di soccorso, inoltrata via radio, alla sala operativa della Capitaneria di Corigliano. Veniva disposto l’invio in zona della motovedetta Sar (Search and Rescue) che, giunta in zona, constatava la gravità dell’incidente ed in particolare l’estensione della “chiazza” di carburante in mare che andava ad interessare anche le acque di giurisdizione della Capitaneria di porto di Crotone. Veniva quindi allertata l’Autorità marittima di Crotone che disponeva l’invio dei propri mezzi navali.
A seguito richiesta al Ministero dell’Ambiente di un mezzo disinquinante, veniva impiegato il rimorchiatore “Città di Ravenna”, unità navale specializzata del Consorzio “Castalia, di stanza a Corigliano.
Contestualmente, a terra, nell’ambito portuale di Corigliano-Rossano, personale della Protezione civile, Suem 118 e la Croce Rossa Italiana di Cosenza, congiuntamente ad altre Associazioni locali di volontariato allestivano idonei posti medici avanzati (P.M.I.) per il triage sanitario, nonché predisponevano l’intervento di ambulanze e altri mezzi di soccorso.
Di particolare rilevanza è stato l’intervento dell’elicottero della Guardia costiera AW-139 “Nemo 10”, rischierato preventivamente presso l’aeroporto Sant’Anna di Crotone, il quale attraverso la tecnica hi-line ha messo in atto le procedure di verricellamento con la motovedetta CP 841. Si tratta di una particolare tecnica utilizzata dall’elicottero per sbarcare immediatamente una persona, in gravi condizioni di salute, da un mezzo navale in movimento.
Contemporaneamente alle operazioni di soccorso, si avviavano le operazioni antinquinamento in mare con l’intervento del sopracitato rimorchiatore Città di Ravenna che stendeva le panne galleggianti in mare, circoscrivendo e contenendo la sostanza inquinante. Le operazioni procedevano con l’ausilio della mezzo navale della Guardia costiera GC A086. Su tale mezzo erano imbarcati i tecnici dell’Arpacal, preventivamente allertati, per il campionamento delle acque di mare interessate dal sinistro marittimo, allo scopo di verificare l’estensione della zona di mare inquinata e di accertare, al termine delle operazioni di contenimento, l’avvenuto ripristino della salubrità delle acque.
L’esercitazione è stato un momento addestrativo di notevole importanza, attraverso la quale è emersa la sinergia e lo spirito di collaborazione del personale appartenente ai vari Enti/Amministrazioni dello Stato, operanti in diversi scenari operativi.
Le attività di Ricerca e Soccorso (Sar) e antinquinamento sono state coordinate dalla sala operativa della Direzione marittima - Guardia costiera di Reggio Calabria (5° M.R.S.C.), Autorità preposta al coordinamento degli interventi in caso di soccorso in mare e alla gestione degli inquinamenti marittimi secondo quanto stabilito nei vari Piani di emergenza.
L’esercitazione ha visto impiegate le unità navali della Guardia costiera della Capitaneria di porto di Corigliano, in particolare la motovedetta CP 841 adibita al soccorso in mare, designata quale “Autorità coordinatrice sul posto” e l’unità della Guardia di finanza della Sezione operativa navale di Corigliano, nonché di un elicottero AW-139 del 2° Nucleo aereo Guardia costiera di Catania.
La nave cisterna è stata simulata da un’imbarcazione da diporto e da un gommone della Guardia costiera mentre i naufraghi feriti sono stati simulati dal personale volontario della Croce Rossa Italiana di Cosenza, opportunamente truccati per simulare le varie ferite e traumi causati dall’incidente.
I naufraghi recuperati dalla nave cisterna sono stati tratti in salvo dai mezzi operanti e sbarcati nel porto di Corigliano-Rossano.
L’esercitazione ha avuto inizio con la simulazione della collisione e la conseguente richiesta di soccorso, inoltrata via radio, alla sala operativa della Capitaneria di Corigliano. Veniva disposto l’invio in zona della motovedetta Sar (Search and Rescue) che, giunta in zona, constatava la gravità dell’incidente ed in particolare l’estensione della “chiazza” di carburante in mare che andava ad interessare anche le acque di giurisdizione della Capitaneria di porto di Crotone. Veniva quindi allertata l’Autorità marittima di Crotone che disponeva l’invio dei propri mezzi navali.
A seguito richiesta al Ministero dell’Ambiente di un mezzo disinquinante, veniva impiegato il rimorchiatore “Città di Ravenna”, unità navale specializzata del Consorzio “Castalia, di stanza a Corigliano.
Contestualmente, a terra, nell’ambito portuale di Corigliano-Rossano, personale della Protezione civile, Suem 118 e la Croce Rossa Italiana di Cosenza, congiuntamente ad altre Associazioni locali di volontariato allestivano idonei posti medici avanzati (P.M.I.) per il triage sanitario, nonché predisponevano l’intervento di ambulanze e altri mezzi di soccorso.
Di particolare rilevanza è stato l’intervento dell’elicottero della Guardia costiera AW-139 “Nemo 10”, rischierato preventivamente presso l’aeroporto Sant’Anna di Crotone, il quale attraverso la tecnica hi-line ha messo in atto le procedure di verricellamento con la motovedetta CP 841. Si tratta di una particolare tecnica utilizzata dall’elicottero per sbarcare immediatamente una persona, in gravi condizioni di salute, da un mezzo navale in movimento.
Contemporaneamente alle operazioni di soccorso, si avviavano le operazioni antinquinamento in mare con l’intervento del sopracitato rimorchiatore Città di Ravenna che stendeva le panne galleggianti in mare, circoscrivendo e contenendo la sostanza inquinante. Le operazioni procedevano con l’ausilio della mezzo navale della Guardia costiera GC A086. Su tale mezzo erano imbarcati i tecnici dell’Arpacal, preventivamente allertati, per il campionamento delle acque di mare interessate dal sinistro marittimo, allo scopo di verificare l’estensione della zona di mare inquinata e di accertare, al termine delle operazioni di contenimento, l’avvenuto ripristino della salubrità delle acque.
L’esercitazione è stato un momento addestrativo di notevole importanza, attraverso la quale è emersa la sinergia e lo spirito di collaborazione del personale appartenente ai vari Enti/Amministrazioni dello Stato, operanti in diversi scenari operativi.
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