SAN ROBERTO. Alle prime luci dell’alba di sabato, i carabinieri della locale Stazione assieme ai “Cacciatori” Calabria di Vibo, durante un servizio finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati in materia di sostanze stupefacenti, hanno arrestato in flagranza del reato di produzione di droga, Carmine Alvaro, 46 anni e Pasquale Vitalone, 31 anni, entrambi di Sinopoli.
I militari dell’Arma, nel corso di un servizio di controllo del territorio sanrobertese, hanno notato due persone intenti ad entrare in una casa colonica in contrada Canale.
Insospettiti, gli uomini dell’Arma hanno deciso di fermarli e, successivamente, di perquisirli poiché dalla loro autovettura proveniva un forte odore di marijuana.
Non rinvenendo nulla, i militari hanno effettuato una perquisizione anche al casolare dove i due si stavano dirigendo, trovando così oltre 10 kg di marijuana già disposta in fasci per l’essiccazione.
Perquisito anche un terreno adiacente alla casa colonica, è stata rinvenuta una piantagione di canapa indiana composta da più di 90 piante di diversa altezza.
Una volta dichiarati in stato d’arresto, Alvaro e Vitalone sono stati rinchiusi nella Casa circondariale “Reggio Arghillà” in attesa dell’udienza di convalida, mentre la droga, dopo la campionatura per le successive analisi di laboratorio, è stata distrutta su disposizione dall’Autorità giudiziaria.
I militari dell’Arma, nel corso di un servizio di controllo del territorio sanrobertese, hanno notato due persone intenti ad entrare in una casa colonica in contrada Canale.
Insospettiti, gli uomini dell’Arma hanno deciso di fermarli e, successivamente, di perquisirli poiché dalla loro autovettura proveniva un forte odore di marijuana.
Non rinvenendo nulla, i militari hanno effettuato una perquisizione anche al casolare dove i due si stavano dirigendo, trovando così oltre 10 kg di marijuana già disposta in fasci per l’essiccazione.
Perquisito anche un terreno adiacente alla casa colonica, è stata rinvenuta una piantagione di canapa indiana composta da più di 90 piante di diversa altezza.
Una volta dichiarati in stato d’arresto, Alvaro e Vitalone sono stati rinchiusi nella Casa circondariale “Reggio Arghillà” in attesa dell’udienza di convalida, mentre la droga, dopo la campionatura per le successive analisi di laboratorio, è stata distrutta su disposizione dall’Autorità giudiziaria.
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