REGGIO CALABRIA. La raccolta solidale che ho intrapreso, in totale autonomia, per aiutare le famiglie italiane in difficoltà continua incessantemente.
Oggi Archi ha dato una bella risposta di aiuto verso una famiglia che di vestiario ne ha davvero bisogno.
Ho personalmente consegnato diversi indumenti e calzature ad una famiglia che purtroppo vive una crisi irrimediabilmente compromessa.
Or dunque, mi propongo di aiutare in prima persona perché detesto vedere la gente soffrire e piangere davanti ai miei occhi, tutto questo provoca a me stesso un dolore insopportabile. Ma questa non è la prima, e non sarà l’ultima, iniziativa che compio per la mia gente.
Già in passato ho donato del cibo cucinato a pranzo per essere poi consumato a cena. Dell’altro vestiario l’ho consegnato alcuni mesi fa ad altre famiglie che necessitavano di indumenti e calzature.
Vorrei dire grazie a chi si è messo a disposizione, avendo reso pubblico il mio numero di cellulare ho ricevuto molte telefonate di gente disposta ad aiutare.
Penso che a questo punto non bisogna fermarsi. Pertanto invito tutti coloro che hanno bisogno di indumenti, calzature, corredi invernali a contattarmi, sarà mia cura garantire la massima riservatezza a chiunque.
In un momento di crisi mondiale come questo nessuno deve aver paura di rimanere solo fintanto che io sarò in forza!
Mettere in moto una macchina di aiuto solidale verso la mia gente mi rende orgoglioso perché so cosa vuol dire povertà e vergogna nel chiedere aiuto.
Sono vicino a tutti voi, non temete di dover chiedere aiuto perché sarò pronto a porgervi la mia mano.
Oggi Archi ha dato una bella risposta di aiuto verso una famiglia che di vestiario ne ha davvero bisogno.
Luciano Surace |
Or dunque, mi propongo di aiutare in prima persona perché detesto vedere la gente soffrire e piangere davanti ai miei occhi, tutto questo provoca a me stesso un dolore insopportabile. Ma questa non è la prima, e non sarà l’ultima, iniziativa che compio per la mia gente.
Già in passato ho donato del cibo cucinato a pranzo per essere poi consumato a cena. Dell’altro vestiario l’ho consegnato alcuni mesi fa ad altre famiglie che necessitavano di indumenti e calzature.
Vorrei dire grazie a chi si è messo a disposizione, avendo reso pubblico il mio numero di cellulare ho ricevuto molte telefonate di gente disposta ad aiutare.
Penso che a questo punto non bisogna fermarsi. Pertanto invito tutti coloro che hanno bisogno di indumenti, calzature, corredi invernali a contattarmi, sarà mia cura garantire la massima riservatezza a chiunque.
In un momento di crisi mondiale come questo nessuno deve aver paura di rimanere solo fintanto che io sarò in forza!
Mettere in moto una macchina di aiuto solidale verso la mia gente mi rende orgoglioso perché so cosa vuol dire povertà e vergogna nel chiedere aiuto.
Sono vicino a tutti voi, non temete di dover chiedere aiuto perché sarò pronto a porgervi la mia mano.
Luciano Surace
Al servizio del Popolo
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