REGGIO CALABRIA. Esprimo solidarietà e comprensione per la forte ma legittima protesta sollevata ieri dal personale del Corpo di Polizia municipale che ha manifestato il proprio dissenso per la situazione drammatica in cui versa.
Da anni il Movimento Sovranista esprime tutta preoccupazione possibile per l'assoluta mancanza di controllo e vigilanza sul territorio, con le conseguenze quotidiane che sono oggi sotto gli occhi di tutti i reggini.
Che le strade siano da ormai troppi anni tornate in mano alla totale anarchia ed alla conseguente prevaricazione è circostanza fattuale riscontrabile ad ogni angolo del perimetro cittadino, con tutte le evidentissime pericolose violazioni perpetrate nell’indifferenza generale delle Istituzioni preposte.
Che le strade siano da ormai troppi anni tornate in mano alla totale anarchia ed alla conseguente prevaricazione è circostanza fattuale riscontrabile ad ogni angolo del perimetro cittadino, con tutte le evidentissime pericolose violazioni perpetrate nell’indifferenza generale delle Istituzioni preposte.
Tuttavia, ascoltare le parole dure che i rappresentanti del Comando hanno espresso durante la protesta di ieri in piazza Italia mette in ulteriore allarme chi ha a cuore le sorti della nostra Reggio, abbandonata a se stessa a causa delle gravi inadempienze registratesi a carico della Amminsitrazione Falcomatà.
Ad ascoltare le voci della titolata protesta, la precarietà in cui versa il Corpo, che ancora si trova in attesa di un Comandante e che annaspa tra disorganizzazione, mancata formazione, disagi economici e previdenziali, rende evidente la responsabilità in capo a chi governa la città circa lo stato pietoso in cui giace il territorio, con i vigili stessi inpossibilitati a fare fronte ad una situazione drammatica per l’esiguo numero di coloro che, tra inopinati trasferimenti ed altro, sono rimasti (pochi) a pattugliare le strade.
Ernesto Siclari commisssario provinciale MNS |
Solo rammarico può avvertirsi sentendo che mai una volta in questi anni di mandato il sindaco Falcomatà si sia recato in visita ufficiale al personale della struttura di viale Aldo Moro, ma allo stesso tempo questo contestato evento omissivo costituisce ennesima conferma della assoluta inefficienza di una azione amministrativa che si è dimostrata ancora una volta fallace sotto tutti i punti di vista.
Reggio ne paga le conseguenze in termini di disagi per gli automobilisti e i cittadini tutti, ma anche di diseducazione civica e di danno all’immagine cittadina per i pochi turisti costretti a scansare le autovetture persino sui marciapiedi e sulle strisce pedonali.
Negli ultimi giorni le condizioni della percorribilità stradale sono gravemente peggiorate a causa delle restrizioni sulla circonvallazione, da sempre unica valvola di sfogo del traffico, senza che siano state approntate le necessarie soluzioni logistiche con la indispensabile presenza di pattuglie ed agenti nei punti nevralgici, dove è tornata a vigere la legge del più forte, del furbo e dell’arrogante.
In uno scenario in cui il Sindaco viene accusato dagli stessi suoi dipendenti di avere mortificato un corpo di polizia urbana, di averlo annichilito in ogni sua funzione e prerogativa di legge, con la conseguente buona pace di quei pochi cittadini rimasti a rispettare le regole, preoccupano le parole del Primo cittadino che dichiara di volersi ricandidare... per non lasciare le cose a metà...
Reggio ne paga le conseguenze in termini di disagi per gli automobilisti e i cittadini tutti, ma anche di diseducazione civica e di danno all’immagine cittadina per i pochi turisti costretti a scansare le autovetture persino sui marciapiedi e sulle strisce pedonali.
Negli ultimi giorni le condizioni della percorribilità stradale sono gravemente peggiorate a causa delle restrizioni sulla circonvallazione, da sempre unica valvola di sfogo del traffico, senza che siano state approntate le necessarie soluzioni logistiche con la indispensabile presenza di pattuglie ed agenti nei punti nevralgici, dove è tornata a vigere la legge del più forte, del furbo e dell’arrogante.
In uno scenario in cui il Sindaco viene accusato dagli stessi suoi dipendenti di avere mortificato un corpo di polizia urbana, di averlo annichilito in ogni sua funzione e prerogativa di legge, con la conseguente buona pace di quei pochi cittadini rimasti a rispettare le regole, preoccupano le parole del Primo cittadino che dichiara di volersi ricandidare... per non lasciare le cose a metà...
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