GIOIA TAURO. In località Bosco Sovereto, i carabinieri dell’Aliquota operativa – Nor della locale Compagnia e della Stazione di Rizziconi, hanno tratto in arresto G. A., 38 anni, incensurato di Rosarno, perché resosi responsabile del reato di produzione e coltivazione di un ingente quantitativo di sostanza stupefacente del tipo canapa.
In particolare, i militari della Compagnia, insospettiti da giorni dal forte odore di marjiuana proveniente da quell’area rurale, soprattutto durante le ore mattutine e serali, hanno deciso di intraprendere un servizio di osservazione finalizzato all’individuazione di un ipotetico sito di produzione dell’illecita sostanza.
Dopo circa due ore di appiattamento, i militari hanno notato un uomo corpulento, in quel momento non ancora identificato, che, a bordo di un furgone bianco, accedeva ad un podere di proprietà comunale all’interno del quale vi erano circa 6 serre.
Così i militari dell’Arma, allarmati dall’insolita e ingiustificata presenza di quell’uomo nel terreno, hanno hanno ispezionato il podere e sorpreso l’uomo intento ad irrigare ben 3 serre di circa 1.000 mq ognuna, contenenti un enorme quantitativo di piante di canapa del tipo olandese nana (oltre 15.000 piante per altrettanti chilogrammi), alte circa 1 metro ed in pieno stato vegetativo, in grado di fruttare illeciti profitti sino ad un importo superiore ad 1,5 milioni di euro.
Al momento dell’intervento dei carabinieri, all’interno delle serre, completamente coperte e quindi non visibili né dall’alto né dall’esterno, è stato rinvenuto un sofisticato impianto di irrigazione, perfettamente funzionante e ad attivazione manuale.
Nelle immediate vicinanze, invece, all’interno di un casolare, è stato recuperato del materiale per l’essiccamento e per il taglio delle piante, repertato e sottoposto a sequestro probatorio.
Pertanto, data la flagranza, G. A. è stato tratto in arresto e tradotto nella Casa circondariale di Palmi in attesa della convalida.
Le piante, invece, previa campionatura, sono state distrutte sul posto mentre i campioni prelevati saranno trasmessi al Ris di Messina per le analisi tossicologiche.
In particolare, i militari della Compagnia, insospettiti da giorni dal forte odore di marjiuana proveniente da quell’area rurale, soprattutto durante le ore mattutine e serali, hanno deciso di intraprendere un servizio di osservazione finalizzato all’individuazione di un ipotetico sito di produzione dell’illecita sostanza.
Dopo circa due ore di appiattamento, i militari hanno notato un uomo corpulento, in quel momento non ancora identificato, che, a bordo di un furgone bianco, accedeva ad un podere di proprietà comunale all’interno del quale vi erano circa 6 serre.
Così i militari dell’Arma, allarmati dall’insolita e ingiustificata presenza di quell’uomo nel terreno, hanno hanno ispezionato il podere e sorpreso l’uomo intento ad irrigare ben 3 serre di circa 1.000 mq ognuna, contenenti un enorme quantitativo di piante di canapa del tipo olandese nana (oltre 15.000 piante per altrettanti chilogrammi), alte circa 1 metro ed in pieno stato vegetativo, in grado di fruttare illeciti profitti sino ad un importo superiore ad 1,5 milioni di euro.
Al momento dell’intervento dei carabinieri, all’interno delle serre, completamente coperte e quindi non visibili né dall’alto né dall’esterno, è stato rinvenuto un sofisticato impianto di irrigazione, perfettamente funzionante e ad attivazione manuale.
Nelle immediate vicinanze, invece, all’interno di un casolare, è stato recuperato del materiale per l’essiccamento e per il taglio delle piante, repertato e sottoposto a sequestro probatorio.
Pertanto, data la flagranza, G. A. è stato tratto in arresto e tradotto nella Casa circondariale di Palmi in attesa della convalida.
Le piante, invece, previa campionatura, sono state distrutte sul posto mentre i campioni prelevati saranno trasmessi al Ris di Messina per le analisi tossicologiche.
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