ROCCELLA JONICA. I militari degli Uffici marittimi di Siderno Marina e Bovalino, comandati rispettivamente dal capo di 1ª classe nocchiere di porto Umberto Surace e dal 1° maresciallo nocchiere di porto Giovanni Sinisi, sotto il coordinamento del locale Ufficio circondariale marittimo e in collaborazione con il personale del Commissariato PS di Bovalino, hanno effettuato delle verifiche lungo il litorale di giurisdizione compreso tra Bovalino e Siderno finalizzate al controllo dell’intera filiera pesca.
Durante l’attività di polizia concretizzatasi in un sequestro amministrativo di 315 kg di novellame di sarda (bianchetto), trasportato a bordo di un’autovettura, è stata comminata una sanzione amministrativa per un importo pari ad 25.000 euro per detenzione di prodotto ittico di taglia inferiore alla taglia minima di riferimento per la conservazione.
Dopo l’ispezione del Servizio Veterinario “Area B” di Locri il prodotto sotto sequestro è stato devoluto in beneficienza ad istituti caritatevoli della zona in quanto giudicato idoneo al consumo umano poiché il personale militare operante ha accertato la provenienza dello stesso.
Le più recenti operazioni hanno evidenziato come la tutela debba spingersi a “monte” della filiera: la prevenzione dell’immissione sul mercato di prodotti non in regola con la normativa vigente, in qualunque forma l’illiceità si cristallizzi, è l’obiettivo prioritario ed è quello realizzato anche in questa ultima operazione.
La pesca di esemplari sottomisura impoverisce gravemente il patrimonio ittico in quanto ne impedisce una adeguata riproduzione e la pesca indiscriminata di specie protette concretizza il rischio di estinzione delle stesse.
Con il suddetto sequestro la Guardia costiera ha portato a termine una qualificata attività di contrasto nei confronti dei pescatori abusivi che con il proprio comportamento non corretto, danneggiando il sempre più sensibile ambiente marino.
Come ogni anno, in questo periodo la zona di mare del litorale Jonico è interessata dal fenomeno della pesca abusiva al novellame di sardina (bianchetto) e puntualmente partono i controlli degli uomini della Guardia costiera pronti a prevenire e reprimere ogni attività illecita.
Si rammenta che la pesca, la detenzione e la vendita del novellame “bianchetto” non è più autorizzata, in quanto dannosa per l’ecosistema marino ed il ripopolamento delle specie ittiche.
Per questo l’impegno della Guardia costiera è anche diretto verso una campagna di sensibilizzazione nei confronti dei consumatori che vengono informati e invitati a non acquistare il pregiato "bianchetto".
Si ricorda inoltre che, al di là delle conseguenze negative per la pesca professionale e della connessa evasione fiscale, l’attività di controllo mirata alla filiera della pesca da parte di tutto il personale degli Uffici dipendenti dall’Ufficio circondariale marittimo di Roccella Jonica, ha come obiettivo quello di manifestare tolleranza zero verso coloro che di fatto effettuano attività illecite.
Durante l’attività di polizia concretizzatasi in un sequestro amministrativo di 315 kg di novellame di sarda (bianchetto), trasportato a bordo di un’autovettura, è stata comminata una sanzione amministrativa per un importo pari ad 25.000 euro per detenzione di prodotto ittico di taglia inferiore alla taglia minima di riferimento per la conservazione.
Dopo l’ispezione del Servizio Veterinario “Area B” di Locri il prodotto sotto sequestro è stato devoluto in beneficienza ad istituti caritatevoli della zona in quanto giudicato idoneo al consumo umano poiché il personale militare operante ha accertato la provenienza dello stesso.
Le più recenti operazioni hanno evidenziato come la tutela debba spingersi a “monte” della filiera: la prevenzione dell’immissione sul mercato di prodotti non in regola con la normativa vigente, in qualunque forma l’illiceità si cristallizzi, è l’obiettivo prioritario ed è quello realizzato anche in questa ultima operazione.
La pesca di esemplari sottomisura impoverisce gravemente il patrimonio ittico in quanto ne impedisce una adeguata riproduzione e la pesca indiscriminata di specie protette concretizza il rischio di estinzione delle stesse.
Con il suddetto sequestro la Guardia costiera ha portato a termine una qualificata attività di contrasto nei confronti dei pescatori abusivi che con il proprio comportamento non corretto, danneggiando il sempre più sensibile ambiente marino.
Come ogni anno, in questo periodo la zona di mare del litorale Jonico è interessata dal fenomeno della pesca abusiva al novellame di sardina (bianchetto) e puntualmente partono i controlli degli uomini della Guardia costiera pronti a prevenire e reprimere ogni attività illecita.
Si rammenta che la pesca, la detenzione e la vendita del novellame “bianchetto” non è più autorizzata, in quanto dannosa per l’ecosistema marino ed il ripopolamento delle specie ittiche.
Per questo l’impegno della Guardia costiera è anche diretto verso una campagna di sensibilizzazione nei confronti dei consumatori che vengono informati e invitati a non acquistare il pregiato "bianchetto".
Si ricorda inoltre che, al di là delle conseguenze negative per la pesca professionale e della connessa evasione fiscale, l’attività di controllo mirata alla filiera della pesca da parte di tutto il personale degli Uffici dipendenti dall’Ufficio circondariale marittimo di Roccella Jonica, ha come obiettivo quello di manifestare tolleranza zero verso coloro che di fatto effettuano attività illecite.
Nessun commento:
Posta un commento