REGGIO CALABRIA. L’operazione ‘Strade sicure’, avviata il 4 agosto 2008, vede i militari dell’Esercito impiegati in ambito nazionale, in concorso e congiuntamente alle Forze di Polizia, per il presidio del territorio e delle principali aree metropolitane e la sorveglianza dei punti sensibili.
Attualmente, circa 7.000 uomini e donne dell’Esercito sono impiegati in 48 località distribuite su tutto il territorio nazionale, con oltre 1100 mezzi.
Dall’inizio dell’operazione i soldati hanno garantito costantemente il proprio apporto alla sicurezza della popolazione, contribuendo all’arresto di oltre 15.500 persone di cui 280 dall’inizio dell’anno, controllando e identificando quasi 2.930.000 individui (circa 290.000 solo quest’anno) e sequestrando oltre 2,2 tonnellate di sostanze stupefacenti (oltre 30 kg nell’anno corrente). Dati concreti che si aggiungono all’“effetto deterrenza” che la presenza dei militari esercita sulla microcriminalità.
Questi risultati sono frutto sia del continuo addestramento effettuato per questa specifica attività sia dell’esperienza maturata dai militari nelle missioni internazionali, durante le quali hanno acquisito la capacità di individuare la minaccia e di intervenire in maniera discriminata rapidamente in condizioni di stress psico-fisico.
Nell’ultimo anno, sempre in ambito ‘Strade sicure’, l’Esercito è intervenuto con compiti specifici per il Giubileo Straordinario della Misericordia, mentre dal 24 agosto scorso, a seguito del terremoto che ha colpito l’Italia centrale, tuttora concorre alla sicurezza delle aree evacuate nei centri urbani maggiormente colpiti. Altro grande evento che ha visto l’Esercito cooperare con le Forze di Polizia è stato il G7 a Taormina, dove per esigenze connesse con la sicurezza dell’evento, nel mese di maggio il dispositivo di “Strade Sicure” è stato incrementato di 2.400 soldati.
Dal 2008 ad oggi si è passati da 3.000 soldati agli attuali 7.000 che presidiano il territorio in sinergia con le Forze di Polizia. In questi 9 anni, sempre in ambito “Strade Sicure”, l’Esercito è intervenuto con compiti specifici a L’Aquila per il terremoto del 2009, a Milano per l’Expo 2015 contribuendo alla sicurezza interna ed esterna dell’area espositiva ed ha fornito una cornice di sicurezza ai principali eventi del 2016 e a quelli tuttora in corso, concorrendo alla sorveglianza delle frontiere e all’attività di prevenzione, ricerca di discariche illegali e roghi di rifiuti dolosi, in Campania, nella cosiddetta “Terra dei fuochi”.
L’operazione “Strade Sicure” dimostra come l’Esercito sia una risorsa duale al servizio del Paese, in grado di mutuare capacità prettamente militari in capacità al servizio della collettività per pubblica utilità, e nei casi di calamità naturali come il concorso fornito alla Protezione civile di elicotteri dell’Aviazione dell’Esercito nella campagna antincendio boschiva e l’impiego di assetti del Genio nel recente terremoto per il ripristino della viabilità, sgombero macerie e lavori di urbanizzazione.
Attualmente, circa 7.000 uomini e donne dell’Esercito sono impiegati in 48 località distribuite su tutto il territorio nazionale, con oltre 1100 mezzi.
Dall’inizio dell’operazione i soldati hanno garantito costantemente il proprio apporto alla sicurezza della popolazione, contribuendo all’arresto di oltre 15.500 persone di cui 280 dall’inizio dell’anno, controllando e identificando quasi 2.930.000 individui (circa 290.000 solo quest’anno) e sequestrando oltre 2,2 tonnellate di sostanze stupefacenti (oltre 30 kg nell’anno corrente). Dati concreti che si aggiungono all’“effetto deterrenza” che la presenza dei militari esercita sulla microcriminalità.
Questi risultati sono frutto sia del continuo addestramento effettuato per questa specifica attività sia dell’esperienza maturata dai militari nelle missioni internazionali, durante le quali hanno acquisito la capacità di individuare la minaccia e di intervenire in maniera discriminata rapidamente in condizioni di stress psico-fisico.
Nell’ultimo anno, sempre in ambito ‘Strade sicure’, l’Esercito è intervenuto con compiti specifici per il Giubileo Straordinario della Misericordia, mentre dal 24 agosto scorso, a seguito del terremoto che ha colpito l’Italia centrale, tuttora concorre alla sicurezza delle aree evacuate nei centri urbani maggiormente colpiti. Altro grande evento che ha visto l’Esercito cooperare con le Forze di Polizia è stato il G7 a Taormina, dove per esigenze connesse con la sicurezza dell’evento, nel mese di maggio il dispositivo di “Strade Sicure” è stato incrementato di 2.400 soldati.
Dal 2008 ad oggi si è passati da 3.000 soldati agli attuali 7.000 che presidiano il territorio in sinergia con le Forze di Polizia. In questi 9 anni, sempre in ambito “Strade Sicure”, l’Esercito è intervenuto con compiti specifici a L’Aquila per il terremoto del 2009, a Milano per l’Expo 2015 contribuendo alla sicurezza interna ed esterna dell’area espositiva ed ha fornito una cornice di sicurezza ai principali eventi del 2016 e a quelli tuttora in corso, concorrendo alla sorveglianza delle frontiere e all’attività di prevenzione, ricerca di discariche illegali e roghi di rifiuti dolosi, in Campania, nella cosiddetta “Terra dei fuochi”.
L’operazione “Strade Sicure” dimostra come l’Esercito sia una risorsa duale al servizio del Paese, in grado di mutuare capacità prettamente militari in capacità al servizio della collettività per pubblica utilità, e nei casi di calamità naturali come il concorso fornito alla Protezione civile di elicotteri dell’Aviazione dell’Esercito nella campagna antincendio boschiva e l’impiego di assetti del Genio nel recente terremoto per il ripristino della viabilità, sgombero macerie e lavori di urbanizzazione.
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