COSENZA. Le temperature massime in aumento, il calo vertiginoso delle precipitazioni e le scarse nevicate dello scorso inverno sugli altopiani ha portato ad una situazione di siccità che ha colpito la Regione provocando gravi difficoltà al mondo agricolo.
A tal riguardo il locale Gruppo Carabinieri Forestale ha predisposto un servizio di controllo di diverse aree per il prelievo abusivo dell’acqua. In particolare le Stazioni di Spezzano Sila, Acri e Aprigliano durante i controlli sul monitoraggio delle risorse idriche hanno accertato l’attingimento di acqua pubblica superficiale in assenza di autorizzazioni o concessioni dell’autorità competente. 32 le sanzioni elevate per tale attività per un importo di circa 25.000 euro.
I controlli nel comune di Celico e Spezzano Sila hanno riscontrato l’utilizzo di motopompe le quali collegate a condutture pescavano l’acqua dai torrenti (Rosario – Mucone – Miglianò – Ponticelli) per poi confluirle nei terreni a scopo d’irrigazione.
Ad Aprigliano si è anche accertato il ritrovamento di una motopompa la quale pescava in un laghetto di raccolta del fiume Savuto.
Ad Acri è stato rinvenuto un vero e proprio sistema di captazione e derivazione di acque pubbliche superficiali. In particolare attraverso vasche drenanti e tubazioni l’acqua veniva captata da una sorgente attigua al torrente Pierantonio e convogliata fino al centro abitato più a valle in varie abitazioni.
Dopo l’accertamento si è proceduto ad elevare sanzione amministrativa per violazione alle norme sulle utilizzazioni delle acque pubbliche essendo i trasgressori privi delle autorizzazioni previste.
A tal riguardo il locale Gruppo Carabinieri Forestale ha predisposto un servizio di controllo di diverse aree per il prelievo abusivo dell’acqua. In particolare le Stazioni di Spezzano Sila, Acri e Aprigliano durante i controlli sul monitoraggio delle risorse idriche hanno accertato l’attingimento di acqua pubblica superficiale in assenza di autorizzazioni o concessioni dell’autorità competente. 32 le sanzioni elevate per tale attività per un importo di circa 25.000 euro.
I controlli nel comune di Celico e Spezzano Sila hanno riscontrato l’utilizzo di motopompe le quali collegate a condutture pescavano l’acqua dai torrenti (Rosario – Mucone – Miglianò – Ponticelli) per poi confluirle nei terreni a scopo d’irrigazione.
Ad Aprigliano si è anche accertato il ritrovamento di una motopompa la quale pescava in un laghetto di raccolta del fiume Savuto.
Ad Acri è stato rinvenuto un vero e proprio sistema di captazione e derivazione di acque pubbliche superficiali. In particolare attraverso vasche drenanti e tubazioni l’acqua veniva captata da una sorgente attigua al torrente Pierantonio e convogliata fino al centro abitato più a valle in varie abitazioni.
Dopo l’accertamento si è proceduto ad elevare sanzione amministrativa per violazione alle norme sulle utilizzazioni delle acque pubbliche essendo i trasgressori privi delle autorizzazioni previste.
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