venerdì 16 novembre 2018

REGGIO CALABRIA. Agliano (Reggio Futura): "Ciccio Franco un leader che manca alla destra reggina"

REGGIO CALABRIA. Si è svolta nel pomeriggio di oggi la cerimonia in ricorso del 27° anniversario della morte del senatore Francesco Franco. Per tutti Ciccio Franco.

Il leader della Rivolta dei “boia chi molla”, l’appassionato e indiscusso protagonista dei Moti per Reggio Capoluogo, morì improvvisamente, stroncato da un ictus, la mattina del 16 novembre 1991 a soli 61 anni.

La commemorazione, con la deposizione di un omaggio floreale, ha avuto luogo nella Stele eretta davanti l’anfiteatro (che dal 2005 con delibera del Consiglio comunale è stato rinominato “Arena Ciccio Franco”), a cura di Alleanza calabrese, Centro studi tradizione  Partecipazione, Movimento nazionale per la sovranità e Reggio Futura.

Nel 1972, Ciccio Franco viene eletto plebiscitariamente al Senato della Repubblica, con lo straordinario risultato del 48% dei voti in città (un reggino su due allora votò per lui) ed il 37% nell’intero collegio, pari ad oltre 47.000 preferenze.
Sempre rieletto nel 1976, nel 1979, nel 1983 e nel 1989.


A cavallo degli anni ’70 e ’80,  – ricorda Agliano -  Ciccio Franco diviene l’icona dei militanti della destra parlamentare e non; lo slogan “boia chi molla è il grido di battaglia” riecheggia in tutte le piazze italiane. Non vi è manifestazione del Movimento Sociale da Bolzano a Palermo, in cui non viene richiesta la sua presenza; i giornali di mezzo mondo lo cercano e non sempre per parlarne bene. Memorabile e controversa l’intervista che Oriana Fallaci gli fece durante il periodo della sua latitanza. 

Nonostante ciò rimane schivo, riservato ma, soprattutto, cerca di adoperarsi per il futuro della sua amata Reggio.
Attivissimo dirigente sindacale (la sua vera passione) ricoprì nella Cisnal, la sigla che raccoglieva i lavoratori che si riconoscevano nei valori sociali della destra, i massimi incarichi nazionali, fra cui quello di Segretario Generale aggiunto. Consigliere comunale ininterrottamente per circa 30 anni,  a testimonianza del grande gradimento popolare che lo ha sempre accompagnato ed a riprova del suo sviscerato attaccamento per la città
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Ciccio Franco era un uomo d’azione, un combattente, un idealista, che non conosceva cosa fosse la paura o l’accomodante spirito di compromesso; era un generoso, un puro di cuore e la sua disponibilità lo portava a condividere fino in fondo i bisogni e la povertà dei più umili. In definitiva il Leader che manca alla destra  di oggi. 

Pertanto, - conclude Giuseppe Agliano - noi lo ricorderemo, Reggio lo ricorderà come un personaggio che con le sue coraggiose battaglie sociali e politiche, ha segnato indelebilmente la storia recente locale e nazionale. Lo ricorderemo (unitamente al compianto nipote Antonio, scomparso prematuramente nel 2016) presso la stele a lui dedicata sul lungomare Falcomatà, che da 13 anni riverbera il suo nome all’Italia ed al Mondo”.

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