giovedì 13 luglio 2017

REGGIO CALABRIA. Fiamma Tricolore: ‘47 lunghi anni sono trascorsi da quell'ignobile delitto politico’

REGGIO CALABRIA. 47 lunghi anni sono trascorsi da quell'ignobile delitto politico perpetrato ai danni della città di Reggio ma nonostante il tempo che passa, è ancora ben presente e vivo nell'animo reggino quel momento di grande dolore ma insieme di grande dignità e di orgoglio che scosse l'Italia intera.

Un popolo mortificato dai tradimenti politici, ferito nella propria essenza di capitale della Magna Graecia, si ribellò a uno stato tiranno. Rivolta di popolo che vide i migliori figli immolarsi non certo per interessi particolari, ma per protesta contro l'iniqua ennesima spoliazione.

Uomini, donne,famiglie intere si riversarono per le strade e nelle piazze dei rioni bloccando i punti d'accesso principali. Barricate sorsero ovunque e dietro di esse migliaia di reggini che ,al grido di BOIA CHI MOLLA, aspettavano senza mai fare un passo indietro, i tre squilli di tromba e la conseguente carica dei celerini e dei blindati dell'esercito italiano, inviati dal governo per stroncare ogni volontà di orgoglio.

Un popolo vessato ha il diritto di sollevarsi e così fu, guidati dai figli di Reggio: Franco, Meduri, Aloi, Perna (partigiano) Valensise, Battaglia e tantissimi altri.

L'intero popolo reggino seppe opporsi con ferma e ferrea volontà e tanta determinazione alle decisioni del governo centrale. Ancora una volta il sangue dei martiri bagnò il selciato, Labate Campanella, Iaconis, Curigliano, Bellotti, caddero sotto la violenza delle armi dei celerini o peggio ancora a causa di vile mano omicida dei lacchè filogovernativi aizzati a dovere dai loro padroni strumentalmente e ideologicamente contrari a una lotta popolare.

Oggi come ieri ricordiamo i nostri morti, i Martiri di Reggio e oggi come ieri tuoni forte e chiaro il nostro grido di battaglia? BOIA CHI MOLLA
Antonio Giordano
dirigente Movimento Sociale -Fiamma Tricolore

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