giovedì 21 giugno 2018

REGGIO CALABRIA. Uilpa Vigili del fuoco: "La nuova sede dei sommozzatori 'fa acqua da tutte le parti'"

Giovanni Alampi
REGGIO CALABRIA. Nuova denuncia dei segretari regionale Calabria e territoriale, della Uilpa Vigili del fuoco, in merito alle criticità emerse presso la nuova sede dei Sommozzatori, ubicata sul molo di ponente, rimasta peraltro anonima, in quanto priva di un’insegna.

Criticità a dir poco sconvenienti – tuonano Provazza e Alampi - per il personale che opera all’interno della sede e per le quali, sia l’amministrazione centrale sia provinciale, ne avevano garantito la risoluzione in breve tempo. 
Nulla di fatto e le solite promesse da marinaio, tanto per rimanere in tema acquatico, sono rimaste tali, senza produrre gli effetti sperati dal personale della sede in questione, costretto a fare i conti con i continui sversamenti delle cosiddette fosse IM-HOF (pozzi neri) a causa della mancata realizzazione della rete fognaria. A ciò si aggiunge anche l’enorme spreco di danaro pubblico, generato dai frequenti e costosi interventi di svuotamento delle suddette fosse di esigua portata. L’impianto fotovoltaico non ancora collegato alla rete elettrica, l’impianto termosolare non a pieno regime per evitarne il danneggiamento, vista la mancata programmazione di interventi di manutenzione e l’ascensore montacarichi fuori servizio a causa del mancato collaudo, sono alcune delle criticità a tutt’oggi presenti presso la sede dei sommozzatori calabresi, importante e nevralgico hub per la gestione del soccorso acquatico. Stante le vertenze messe in atto – denunciano Provazza e Alampi – l’inconcludente gestione dell’amministrazione, incurante della salubrità e della sicurezza dei lavoratori, ancora oggi si ripercuote su quei sacrosanti ed inalienabili diritti di coloro che sono preposti, senza ombra di dubbio, a garantire la sicurezza dei cittadini”.

Provazza e Alampi promettono di non abbassare la guardia e di attuare tutte la azioni necessarie a tutelare il personale dei Vigili del fuoco e mettere fine all’enorme spreco di denaro pubblico, che potrebbe essere impiegato per altre finalità istituzionali.

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